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Il tifo incessante
dei duemila tifosi bianconeri
Il pari stavolta soddisfa tutti

SERIE B - Sostegno costante dalla curva sud, praticamente trasferitasi all'Adriatico, per tutta la gara. Funziona il piano di sicurezza delle forze dell’ordine: nessun incidente
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Lo spettacolo dei duemila tifosi bianconeri all’Adriatico

di Claudio Romanucci

L’applauso finale prima del lancio delle maglie. I duemila tifosi bianconeri tornano a casa ancora con un risultato positivo dall’Adriatico. Il Pescara si fa temere solo nel primo tempo: nella ripresa, dopo il vantaggio, il Delfino scende di tono e cede spazio ai bianconeri. Sugli spalti il clima casalingo è stranamente sotto tono: non c’è il pienone annunciato né il clima del “quasi derby”. I dati ufficiali parlano chiaro: 9.060 tra paganti e abbonati.

Alla fine i sostenitori dell’Ascoli prendono in mano l’iniziativa del tifo: cori partecipati, sventolio di bandiere e sciarpata all’ingresso delle formazioni, non prima di aver salutato in campo il patron Massimo Pulcinelli affiancato dal direttore generale Gianni Lovato (che scatta foto) e la figlia Alexia. In tribuna anche il presidente Giuliano Tosti assieme agli altri familiari del numero 1 del gruppo Bricofer. Il primo boato è per Lanni che ipnotizza un incerto Mancuso poi per il pari di Ardemagni che scaccia l’incubo di una caduta. In finale vede l’Ascoli tenere testa in 10 agli abruzzesi. L’occasione di Ninkovic al 42’ della ripresa lascia il gola l’urlo del gol vittoria ma non cancella la sostanziale soddisfazione per la reazione dopo lo svantaggio ed il ritorno al risultato dopo l’accidentale caduta col Padova di una settimana fa.


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