Bus dal Piceno dirottati alla Anagnina Il Pd presenta una mozione
LA PROTESTA contro la scelta della giunta Raggi di spostare le fermate dei bus extraurbani dalla meta originaria della Tiburtina sta incontrando adesioni bipartisan. Anche per il Partito Democratico ascolano si tratta di un aggravio pesante per i pendolari dell'entroterra
Anche il Partito Democratico ascolano si scaglia contro la decisione del Comune di Roma di spostare il terminal dei bus extraurbani dalla stazione Tiburtina alla Anagnina. Così, tramite il proprio gruppo consiliare, ha presentato oggi 29 novembre una mozione al consiglio comunale che impegna il sindaco di Ascoli Guido Castelli «ad attivarsi con ogni possibile iniziativa, anche in collaborazione e convergenza con altre istituzioni territoriali e regionali, per evitare che il trasferimento in luogo più periferico e disagevole per i pendolari penalizzi gravemente il traffico passeggeri con il Piceno».
«La decisione della giunta Raggi di spostare il capolinea ad Anagnina -continua il Pd- comporta il peggioramento di un servizio strategico per tutto il nostro territorio. Quello del collegamento con il bus risulta infatti essere l’unico efficiente tra la provincia di Ascoli e la capitale. Chi di noi non ha mai preso un pullman per Roma? Spostarla ad Anagnina vorrebbe dire far arrivare i passeggeri (in gran parte marchigiani ed abruzzesi) in un luogo senza collegamenti urbani importanti, e con un aggravio dei tempi di percorrenza (vista la locazione periferica) di almeno 45 minuti rispetto a Tiburtina. I cittadini del Piceno, in particolare coloro che provengono dalle aree interne in gran parte colpite dal sisma, non possono essere penalizzati da una giunta comunale di un’altra regione. Per questo nei consigli comunali ed in consiglio regionale il Pd si è attivato per scongiurare tale ipotesi».