di Claudio Felicetti
Fernando Manilardi, 92 anni portati splendidamente, noto personaggio lamense dallo spirito indomito, e Sibilla Gladstone, deliziosa bimba di appena due anni con le ciocche bionde che le incorniciano il volto, sono stati tra i protagonisti stamane del sit-in di protesta contro i miasmi del depuratore consortile. Alla manifestazione, organizzata dal comitato civico “Aria pulita” per tenere alta l’attenzione su un problema che assilla i residenti da decenni, hanno partecipato un centinaio di persone di tutte le età con mascherine anti-tanfo e striscioni con la scritta “Stop alla puzza del depuratore”. In prima fila, il sindaco di Castel di Lama, Mauro Bochicchio, la sua vice Roberta Celani, l’assessore Gabriele Gagliardi e il consigliere comunale Guglielmo Parisani. Alcuni commercianti hanno aderito alla protesta addobbando le vetrine con manichini muniti di mascherina.
Alle 10, i residenti bardati di tutto punto hanno iniziato il loro pacifico sit-in di protesta attraversando la Salaria più volte sulle strisce pedonali, all’altezza dell’incrocio con via Monte Bove, sotto gli occhi dei vigili urbani lamensi e dell’Arengo, e dei carabinieri della stazione di Castel di Lama con in testa il comandante Gianni Belardinelli. Nel giro di qualche minuto, si sono formate delle lunghe file di auto nelle due direzioni che hanno messo a dura prova la pazienza dei conducenti. Ma la protesta è andata avanti per un’ora, richiamando l’attenzione anche di tanti passanti, che hanno espresso la loro approvazione.
«Siamo soddisfatti della partecipazione, è un’onda che sta crescendo – dichiara entusiasta la portavoce del comitato Anna Laura Luciani – la popolazione si sta sempre più sensibilizzando alla nostra battaglia e vuole dare il proprio contributo. A tutt’oggi, non ci risulta che siano iniziati gli interventi prescritti dall’Arpam per migliorare il funzionamento del depuratore ed eliminare la puzza che ammorba da mesi la popolazione. I lavori – aggiunge -dovrebbero terminare il 6 gennaio prossimo (data di scadenza del termine dei 60 giorni stabiliti per gli interventi, ndr), ma abbiamo il sospetto che non sarà così e che occorrerà altro tempo. Forse vogliono tenerci buoni, come hanno fatto finora dicendoci tante bugie, ma noi non molleremo e continueremo la nostra protesta finché il problema non sarà risolto definitivamente».
I manifestanti si sono poi recati in piazza Gramsci, dove per l’occasione è stato allestito un albero di Natale molto singolare addobbato con le mascherine e uno striscione utilizzati per la protesta.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati