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Uccise la zia in preda a un raptus,
Cataldi assolto in quanto
incapace di intendere e di volere

ASCOLI - Poco fa la sentenza del giudice Rita De Angelis sul delitto di Irma Giorgi avvenuto nel settembre 2017 a Fonte di Campo. L'omicida dovrà comunque restare due anni nella struttura protetta "Rems" di Pesaro. L'avvocato difensore Silvio Venieri: «Abbiamo agito in modo tale che la vicenda non proseguisse per evitare ulteriori traumi per tutti»
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Virgilio Cataldi

di Renato Pierantozzi

Assolto in quanto non imputabile poiché incapace di intendere e di volere al momento del fatto. È la sentenza emessa poco fa, con rito abbreviato, dal gup Rita De Angelis nei confronti di Virgilio Cataldi il giovane ascolano che il 16 settembre del 2017 uccise l’anziana zia, Irma Giorgi, in preda a un raptus nella casa di famiglia a Fonte di Campo. Dovrà comunque restare due anni in una struttura protetta (la Rems di Pesaro, ndr) per le cure del caso. Cataldi si è presentato di fronte al giudice assistito dall’avvocato Silvio Venieri che ha richiesto il rito abbreviato. Anche il pm Mara Flaiani ha formulato la stessa richiesta. «Abbiamo agito in modo tale che la vicenda non proseguisse per evitare ulteriori traumi per tutti -commenta il legale sambenedettese- Nel corso del tempo sarà verificato il suo stato di salute per vedere se migliorerà». Cataldi era stato riconosciuto incapace di intendere e di volere nel corso di un incidente probatorio. Anche in caso di rito ordinario di fronte alla Corte di Assise l’esito sarebbe stato il medesimo.

Uccise la zia durante un raptus, Cataldi davanti al giudice

 


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