di Claudio Romanucci
Redditi bassi e disoccupazione non ostacolano il buon risultato del Piceno la graduatoria socialmente più rilevante del panorama nazionale. E’ quella di dicembre del Sole 24Ore che pone la provincia di Ascoli al 27esimo posto a livello nazionale. Il primo posto va a Milano Rispetto al 2017 si registra una flessione marcata di 12 posizioni ma la posizione di leadership regionale è ben salda: Ancona si colloca al 31esimo posto (+6 sul 2017), Macerata al 32esimo (-1), Pesaro al 42esimo (-8) e Fermo chiude al 50esimo (+6). Nella classifica stilata dall’altro quotidiano economico “Italia Oggi” il Piceno era arrivato addirittura sedicesimo.
I PARAMETRI – Lo studio del Centro di ricerca del quotidiano economico-finanziario tiene in considerazione sei parametri: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Nell’edizione 2017 a vincere era stata Belluno, chi ha conquistato la prima posizione è Milano (+7 sull’anno precedente). Il capoluogo lombardo primeggia per reddito, lavoro e servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, ha un buon tasso di occupazione e vince come migliore smart city. In fondo alla classifica c’è Vibo Valentia, preceduta da Foggia, Taranto, Reggio Calabria e Crotone.
LE SEI TAPPE – Ascoli non spicca per ricchezza e consumi, collocandosi a metà classifica (52esimo posto). Fermo è la prima delle Marche (32), seguita da Ancona (48), Macerata (57) e Pesaro (63). Su affari e lavoro sembrerà sorprendente ma Ascoli si colloca al secondo posto nazionale, dietro solo a Bolzano: il dato risente dei parziali relativi al numero di imprese registrate per abitanti (7 posto) ed il 4 posto per start up innovative, sui livelli dello scorso anno.
Il Piceno è 61esimo per ambiente e servizi, 54esimo nella sezione demografia e società, 64esimo per giustizia e sicurezza e 4° per Cultura e tempo libero.
Cosa incide in questo sesto ed ultimo aspetto? Il numero di sale cinematografiche (Ascoli è in vetta assoluta in Italia), il numero degli spettacoli pro capite (secondo posto dietro a Gorizia) e la permanenza media nelle strutture ricettive (10). In calo in numero di Onlus operanti (101esimo posto su 107).
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