Non si è fatta attendere la replica del presidente della Provincia e dell’Ata dei rifiuti, Sergio Fabiani. «La soluzione migliore sarà trovata in tempo utile», afferma il numero uno di Palazzo San Filippo che poi attacca duramente il sindaco Guido Castelli che aveva lanciato anche una petizione popolare per scongiurare l’aumento della tassa rifiuti. «La presenza dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti all’incontro di ieri – prosegue Fabiani – è un segnale importante di attenzione al nostro territorio e rappresenta anche una garanzia per la soluzione ai problemi dello smaltimento dei rifiuti del Piceno. Nel prossimo incontro, già fissato per il 28 dicembre, porteremo a confronto le soluzioni individuate e saranno i sindaci, che compongono l’assemblea dell’Ata, a scegliere la più confacente alle esigenze del territorio e dei cittadini. E’ evidente che dovremo distinguere l’immediato dal lungo periodo. Nell’immediato proporremo solo soluzioni economicamente e socialmente sostenibili. Per il lungo periodo metteremo da subito mano al Piano d’Ambito, l’unico strumento realmente efficace per non avere un “problema rifiuti” ogni 6 mesi». Fabiani poi attacca frontalmente Castelli. «Da tempo -afferma- sui rifiuti del Piceno il Sindaco di Ascoli Piceno fa polemiche strumentali per giustificare agli occhi dei propri amministrati il continuo aumento delle tariffe comunali. Come è stato fatto rilevare ieri in Assemblea, improvvisamente escono dal cilindro proposte con tariffe da saldi di fine anno e viene da chiedersi perché prima, per quelle stesse soluzioni, si pagasse molto di più.
Magari la Corte dei Conti potrebbe fare una valutazione nel merito. Perché il Sindaco di Ascoli Piceno non spiega come mai, a distanza di molti anni, ancora non è stata realizzata la copertura finale delle vasche di Relluce che i cittadini hanno già pagato? Perché non spiega il motivo per cui i cittadini hanno inoltre pagato la tariffa per intero anche nel caso dei sormonti e quindi con tutti i costi di investimento già ammortizzati? E perché tutti quei soldi così incassati all’epoca non sono stati utilizzati almeno per abbassare la Tari nel suo Comune, invece costantemente cresciuta? E, infine, come mai ha pesantemente tardato ad avviare la raccolta differenziata facendo lievitare i costi di smaltimento? Non credo che avremo mai risposta. La Provincia, che non è interessata a polemiche elettorali, continua a guardare agli interessi di tutti e non di pochi. Le scelte fatte in questi anni sono state sempre all’insegna della trasparenza e così continuerà ad essere. Non serve -conclude- dare pubblicamente il mio indirizzo mail sperando di aizzare i cittadini che, per fortuna, dimostrano maggiore buon senso del loro Sindaco: sono appena 3 le mail che mi sono arrivate in risposta all’appello in maglia nera del Sindaco Castelli che, diversamente dalle sue migliori campagne demagogiche, stavolta ha voluto risparmiare soldini non pubblicando una inserzione a pagamento. I cittadini del Piceno che hanno qualcosa da dire o da chiedere, a partire dai tre che mi hanno scritto, possono farlo di persona: a differenza di quanto accade a Palazzo dell’Arengo, a Palazzo San Filippo la porta del Presidente della Provincia è sempre aperta a tutti».
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