L’omaggio dei tifosi a Costantino Rozzi (Foto Edo)
di Claudio Romanucci
Il ritorno in zona playoff fermato da una beffa in piena zona Cesarini. L’Ascoli non riesce proprio a decollare in classifica pur avendone stasera avuto tutto il merito.
Prima dell’inizio gara un mazzo di fiori portato dalle mascotte è stato collocato sotto la Sud nel 24esimo anniversario della scomparsa del Presidentissimo Rozzi. All’ingresso delle squadre è stato issato un maxi striscione con su scritto “Con la grinta di Costantino artefici del nostro destino”. Non è mancato poi il ricordo per l’indimenticato Felice Pulici venuto a mancare in settimana (“Ciao portierone bianconero”).
Le aspettative del pubblico, costruite su una gara intensa contro la seconda in classifica, sono naufragate al 94’ per l’1-1 finale per la gioia dei circa 130 tifosi lombardi, arrivati al 20′ del primo tempo a causa delle lunghe file in A14 causate dell’esodo natalizio e de un incidente nel tratto piceno dell’autostrada.
In sala stampa, invece, Lorenzo Rosseti, autore del rocambolesco vantaggio bianconero, ha tolto il dubbio sul gol che inizialmente era stato “battezzato” autorete di Romagnoli: «Vi assicuro che il tocco è stato mio – afferma – a parte questo, non possiamo permettere che alcuni errori ci tolgano punti pesanti. Quel palo di Beretta era l’occasione per chiudere la partita: avevamo fatto una buona partita dando tutto».
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