di Bruno Ferretti
Sulla carta per l’Ascoli è la partita più difficile del campionato sul campo del capolista Palermo. Ma nel calcio non c’è mai niente di scontato, e i bianconeri in Sicilia non si considerano già sconfitti in partenza e, pur non sottovalutando la forza dell’avversario, cercherà di giocarsi le sue carte. Nella prima parte del campionato la squadra di Vivarini un paio di colpi li ha messi a segno battendo, una dopo l’altra, squadre di primo livello come Verona e Benevento, senza dimenticare il successo sul Lecce e i pareggi con Cittadella e Brescia. Poi i bianconeri non hanno saputo insistere su quella strada altalenando risultati positivi ad altri negativi con un ritmo discontinuo. La zona playoff si è allontanata, ma può essere ancora raggiunta. Ed è proprio questo il traguardo indicato alla squadra dal patron Pulcinelli. Mentre il presidente Tosti, più cauto e realista, parla di obiettivo salvezza memore di quanto accaduto all’Ascoli negli ultimi tre campionati.
Vivarini in mattinata ha diretto l’allenamento della vigilia a porte chiuse poi, subito dopo pranzo, la squadra si è diretta verso l’aeroporto di Fiumicino. Sull’area con destinazione Palermo sono saliti in 23. Come previsto sono rimasti a casa il portiere Lanni e il centravanti Ardemagni, entrambi alle prese con problemi muscolari. Potrebbero essere disponibili per la prossima partita con il Crotone domenica 30 dicembre, molto più probabile per la prima di ritorno dopo la pausa.
Il Palermo di Stellone è squadra forte e temibile anche senza il suo leader Nestoroski (l’attaccante è infortunato). L’Ascoli però non trema visto che ha molto da guadagnare e poco da perdere trovandosi quasi a metà distanza fra gli spareggi-promozione e la zona salvezza.
FORMAZIONE – In porta, al posto dell’indisponibile Lanni, ci sarà Perucchini, mentre gli altri portieri Bacci e Scevola andranno in panchina. Fra i quattro della linea difensiva non si prevedono cambi con Laverone a destra, Brosco e Valentini (o Padella) centrali, e D’Elia a sinistra. Idem a centrocampo con Troiano in mezzo, Addae e Frattesi (o Cavion) al suo fianco (le alternative, poco probabili, sono Casarini e Carpani). In prima linea Ninkovic a supporto delle punte che saranno Beretta e uno fra Rosseti e Ngombo (possibile la staffetta in corso). In realtà c’è pure Ganz, ma l’ex Verona e Pescara è ormai una sorta di esiliato in panchina in attesa del mercato di gennaio. Vederlo in campo sarebbe sorprendente. Nonostante il lungo viaggio, la giornata feriale, le spese e il freddo della notte, alcune decine di tifosi seguiranno la squadra anche a Palermo. Al cuore non si comanda.
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