di Renato Pierantozzi
Si aprirà il 13 febbraio prossimo, davanti al collegio penale del tribunale di Ascoli, il processo a carico dei due nigeriani (Christopher Ehikhebolo e Patrick Boi) accusati di violenza sessuale anche di gruppo nei confronti di una tredicenne ascolana. Il giudice per l’udienza preliminare Barbara Caponetti li ha rinviati a giudizio al termine di una camera di consiglio durata più di un’ora. Non è stata accolta la richiesta della difesa dei due nigeriani, rappresentata dall’avvocato Umberto Gramenzi, di accedere al rito abbreviato condizionato allo svolgimento di due perizie affidate a consulenti esperti di genetica e di psicologia giuridica nonché all’audizione degli operatori del centro Oasi di Carpineto per verificare gli spostamenti dei due profughi. I fatti risalgono al 22 ottobre 2017 quando la ragazza, la cui famiglia si è costituita parte civile tramite l’avvocato Annalisa Corradetti, raccontò di essere stata violentata, a turno, nei giardinetti sottostanti viale De Gasperi. Ehikhebolo è accusato anche di un altro episodio di violenza verificatosi in precedenza a San Benedetto alla presenza anche di un altro nigeriano rimasto però sconosciuto.
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