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Dell’ascolano Petritola
la tesi sulle “squadre B”
pubblicata dalla Federcalcio

CALCIO - Si intitola "Squadre B: sviluppo e crescita di giovani talenti" e l'ha redatta il 43enne avvocato ascolano che è anche agente Fifa. Con paragoni europei e opportunità per il futuro, tratta delle seconde squadre e del tentativo di introdurle in Italia (al momento c'è solo quella della Juventus). E' stato team manager dell'Ascoli e della Salernitana e poi diesse del Monticelli in D
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di Bruno Ferretti

“Squadre B: sviluppo e crescita di giovani talenti” è il titolo della tesi di Pierluigi Petritola, 43 anni, avvocato ascolano e agente Fifa. E’ stata pubblicata sul sito ufficiale della Federcalcio, e tratta le seconde squadre tra paragoni europei e opportunità per il futuro.
Si tratta davvero del primo tentativo di introduzione delle seconde squadre in Italia? E quali sono i termini di paragone nel resto d’Europa?

Pierluigi Petritola

Petritola, che in passato è stato team manager dell’Ascoli e poi della Salernitana e quindi dire direttore sportivo del Monticelli in D, ha provato a rispondere a queste domande presentando questo progetto nell’ultimo “corso per direttore sportivo a indirizzo tecnico” sostenuto di recente a Coverciano. Un lavoro che non solo ha passato in rassegna gli esempi al di fuori dei confini italiani per conoscere e comprendere le divergenze tra i differenti progetti, ma che ha anche analizzato il tentativo posto in atto in questa stagione dalla Juventus che – unica fra le società di A- ha una squadra “under 23” nel girone A della Serie C.

Quindi, mettendosi nei panni di un ipotetico direttore sportivo della “Roma B”, ha provato a strutturare un programma di sviluppo per una prossima seconda squadra della società giallorossa, dalla costruzione della rosa fino alle strategie di marketing. Dopo le esperienze vissute con l’Ascoli, la Salernitana e il Monticelli, Pierluigi Petritola ora è pronto a tornare in pista nel mondo calcistico.


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