di Andrea Ferretti
L’Ascoli si illude, Ciciretti subito in campo, due gol sfiorati nel primo tempo. Poi la batosta nella ripresa con un rigore che spiana la strada al Perugia che si porta a casa tre punti d’oro, inattesi. E bianconeri condannati al secondo stop interno stagionale. Dopo quello con il Padova nel giorno della festa per il 120°, ecco quello del Perugia nel giorno del’esordio del neo acquisto Ciciretti, il colpo del mercato della B. Che forse deve integrarsi un pò meglio con i compagni con cui è allenato solo due volte. Vivarini, come si usava negli anni Sessanta, fa pretattica. Alla vigilia fa capire che Lanni non avrebbe giocato solo se stava male. E Lanni non gioca. Per carità, Bacci meritava la riconferma e non ha grosse responsabilità sui gol, ma questo vuol dire che l’infortunio di Lanni non è cosa di poco conto: ormai è chiaro. Giochetti a parte, durante il riscaldamento c’è il forfait di Troiano. Addae, destinato alla panchina, parte titolare. Vivarini lo schiera centrale. Avrà avuto i suoi buoni motivi, ma metà degli spettatori in quel ruolo, a quel punto, si aspettavano Casarini.
L’Ascoli attacca come sempre altissimo e, dopo poco più di un minuto, sfiora il gol su un velenoso calcio piazzato di Ninkovic. Il Perugia fa fatica a uscire dal guscio, ma deve trascorrere più di mezz’ora (33′) prima che l’Ascoli torni pericoloso: Ciciretti libera il sinistro dal limite e sfiora l’incrocio. Al 43’ altra occasione: Ninkovic libera Frattesi a due passi da Gabriel e il portiere è reattivo sulla botta ravvicinata. Dopo l’intervallo Nesta riparte con Han e la mossa si rivela decisiva. La partita cambia subito. Laverone cerca di togliere la palla dai piedi di Dragomir che va giù, Marini indica il dischetto e Verre trasforma nel primo vero tiro in porta del Perugia: 0-1. All’11’, come un blitz, il raddoppio. Fa tutto Dragomir che dialoga con Han fin da centrocampo, e alla fine il diagonale del coreano finisce alle spalle di Bacci. L’Ascoli si riversa nella metà campo perugina. Quello sotto la curva sud diventa un assalto, ma non produce nulla. La squadra di Nesta non si disunisce, anzi si affida a Sadiq, il migliore in campo, che fa tranquillamente reparto da solo. E nell’ultimo dei sei minuti di recupero, mentre tutti i bianconeri reclamano per un pallone trattenuto da Sadiq finito a terra, si infila Falzerano che fa lo 0-3 da posizione quasi impossibile condannando il Picchio a una sconfitta esagerata.
ASCOLI (4-3-1-2): Bacci; Laverone, Brosco, Valentini, Cavion; Casarini, Addae (20’st Rosseti), Frattesi; Ninkovic; Ciciretti (20’st D’Elia), Beretta (36’st Ganz). A disposizione: Lanni, Scevola, Padella, Quaranta, Baldini, Chajia, Ngombo. Allenatore: Vivarini.
PERUGIA (4-3-1-2): Gabriel; El Yamiq, Gyomber, Cremonesi, Felicioli; Kingsley (43’st Falzerano), Bianco, Dragomir; Verre (20’st Mazzocchi); Vido (1’st Han), Sadiq. A disposizione: Leali, Perilli, Sgarbi, Ngawa, Carraro, Bordin, Moscati, Falasco, Kouan. Allenatore: Nesta.
Arbitro: Marini di Roma (assistenti Rossi di Novara e Capaldo di Napoli, quarto ufficiale Rutella di Enna).
Reti: 6’st Verre su rigore, 11’st Han, 51’st Falzerano.
Note: paganti 2.306 (di cui 344 provenienti da Perugia) per un incasso di 21.486 euro; abbonati 3.571 per una quota 23.971 euro. Ammoniti: Kingsley (P), Addae (A), Dragomir (P), Gyomber (P), Laverone (A), Felicioli (P) e Brosco (A) tutti per gioco falloso. Angoli 9-1 per l’Ascoli. Recupero 1’+6′.
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