di Claudio Romanucci
Un Perugia tosto, difficile da scalfire. L’Ascoli ci finisce contro, al di là di un risultato oggettivamente bugiardo. Lo 0-3 è esagerato, ma la sconfitta nasce dal limitato peso offensivo (Ardemagni manca come il pane) e stavolta anche da sbavature difensive in occasione di tutte e tre le reti incassate nella ripresa.
«Ogni volta che c’è troppo entusiasmo torniamo con i piedi per terra – sono le prime parole di mister Vincenzo Vivarini – è una ulteriore lezione che ci ha dato la partita di oggi. Noi abbiamo creato situazioni e soluzioni pericolose, purtroppo non abbiamo fatto gol. Mi è piaciuta meno la reazione che abbiamo avuto dopo lo svantaggio,. Sul rigore potevamo fare meglio, in occasione del raddoppio poi c’era da far passare cinque, dieci minuti per spingere poi nel finale. Ciciretti adesso lo dobbiamo far giocare e integrare nello scacchiere, ancora non conosce bene il nostro gioco. Serve tempo, ma il ragazzo è stato pimpante».
Inevitabile non parlare poi del problema gol: «Abbiamo anche oggi i nostri problemi, con Troiano e Lanni che hanno avuto dei problemi prima della gara. In campo dobbiamo essere più cattivi e determinati, sapevamo che il Perugia ricercava le verticali sugli attaccanti, è venuto meno il raddoppio del centrocampista. Speriamo di riavere Ardemagni dopo la sosta. Sulle palle inattive è mancata la stoccata».
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