di Bruno Ferretti
Tre vittorie in tre mesi. Fra novembre, dicembre e gennaio l’Ascoli ha vinto soltanto tre partite: a Benevento (1-2), contro lo Spezia (3-1) e in rimonta nel finale contro il Crotone (3-2). Poco per incrementare le ambizioni, ormai chiare, di una società che non può non puntare al traguardo playoff. Lo conferma il mercato che ha già portato in bianconero tre volti nuovo: il portiere Fulignati, il giovane talento Chajia e, soprattutto, Ciciretti. E non è da escludere qualche altro movimento in quest’ultima settimana. Per non ingolfare di nuovo l’organico, il ds Tesoro è molto attento anche sul fronte delle uscite. Dopo De Santis (Entella in C), Kupisz (Livorno in B), Parlati (Bisceglie in C), Perucchini (Empoli in A) e Zebli (Genk, in Belgio, la sua società), potrebbero passare ai saluti anche Carpani (si è parlato del Rieti in C), Ganz (c’è un interessamento del Carpi in B) e Ngombo (Tesoro ha confermato che l’attaccante ha richieste all’estero).
Intanto brucia la netta sconfitta rimediata col Perugia nel derby umbro-marchigiano. Dopo un buon primo tempo, che l’Ascoli avrebbe meritato di chiudere in vantaggio con le conclusioni di Ninkovic, Ciciretti e Frattesi, il Picchio è caduto in avvio di ripresa incassando un micidiale uno-due. Cinque minuti dal rigore causato da Laverone, e trasformato da Verre, al raddoppio del coreano Han. Il terzo gol di Falzerano nel finale aumenta solo la delusione già cocente. Uno 0-3 in casa è comunque sempre pesante da digerire, ma i tifosi alla fine hanno confermato maturità evitando reazioni scomposte, applaudendo i bianconeri pur seccamente sconfitti a domicilio da un rivale storico.
La classifica, ovviamente, non poteva che peggiorare. Ma non è compromessa. L’Ascoli rimane a quota 25, è stato staccato dal Perugia e superato dalla Cremonese, i playoff sono passati da 2 a 4 punti e il prossimo avversario, nell’anticipo di venerdì prossimo, è il Lecce, squadra di vertice che sogna il doppio salto dalla C alla A. L’Ascoli è destinato a crescere, soprattutto quando Ciciretti si sarà inserito meglio nel nuovo contesto e Ardemagni sarà finalmente recuperato. Vero è che con Ciciretti, uno dei pezzi pregiati del mercato e considerato da tutti un top player della B, aumenta la forza offensiva dell’Ascoli. Ma aumentano anche le responsabilità di mister Vivarini che adesso non può più… nascondersi.
Per la squadra del patron Pulcinelli e del presidente Tosti si preannuncia un girone di ritorno ricco di emozioni. Dopo questo flop, l’Ascoli dovrà riprendere la retta via, migliorando la qualità del suo gioco ed evitando altri deragliamenti.
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