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Sciopero degli Ultras 1898:
«Non siamo un’associazione
a delinquere»

SERIE B - Presa di posizione dei tifosi dell'Ascoli Calcio dopo che otto ragazzi e ragazze sono stati raggiunti da provvedimenti di Daspo, per un totale di 24 anni, in seguito a controlli effettuati in occasione della recente trasferta di Palermo. «Non abbandoniamo la maglia ma non saremo presenti a Lecce»
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La curva sud del “Del Duca”: al centro lo striscione degli “Ultras 1898” (Foto Edo)

Gli ultras dell’Ascoli non seguiranno la squadra a Lecce. Scatta infatti la protesta, dura ma civile, che non è rivolta nei confronti della squadra o della società, bensì contro i provvedimenti di Daspo (divieto di accedere alle manifestazioni sportive) adottati nei confronti di otto di loro (ragazzi e ragazze). I fatti si riferiscono a quanto avvenuto in occasione della recente trasferta dei bianconeri a Palermo.

Gli Ultras 1898 al vecchio campo Squarcia nella notte del 120° compleanno dell’Ascoli

“A circa 60 km da Palermo – scrivono gli Ultras 1898 – dopo una normale perquisizione sui mezzi, venivano rinvenuti aste per bandiere, stecche per il tamburo, qualche birra e fumogeni di libera vendita, senza che gli agenti comunicassero o verbalizzassero nulla agli occupanti degli stessi. Per cui, essendo noi parte integrante della comunità ascolana, come dimostrato negli anni, e non un’associazione a delinquere, riteniamo inaccettabile che vengano comminati 24 anni totali di Daspo preventivi a 8 ragazzi e ragazze per un reato non commesso. Si ipotizza che con tali oggetti ci potesse essere volontà di offendere, ed è nostro dovere e nostro diritto informare l’opinione pubblica che in occasione del prossimo incontro di campionato non saremo presenti sugli spalti dello stadio Via del Mare di Lecce. Il nostro modo di essere – conclude il gruppo Ultras 1898 – non contempla l’abbandonare la maglia per la quale abbiamo sempre lottato ma siamo certi che chi la indossa capirà il nostro stato d’animo e le nostre ragioni lottando con onore anche per noi”.


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