Si è scatenato il putiferio, a livello nazionale, dopo la foto pubblicata dal senatore della Lega Paolo Arrigoni. L’ha postata sul suo profila Instagram e ritrae due poliziotti che stanno firmando la petizione “Sostieni il capitano, vieni a firmare la petizione: Salvini non mollare”. La foto è stata scattata ad Ascoli, nel gazebo allestito dalla Lega in Piazza Arringo. Un luogo storico della città di Ascoli che ha fatto velocemente il giro del web, stavolta sicuramente non per le sue note peculiarità storico-architettoniche, ma per un fatto di cronaca che sulla rete, nel volgere di poche ore, ha provocato di tutto con commenti di biasimo da una parte e di difesa dall’altra.
La petizione della Lega è stata organizzata nel Piceno non solo ad Ascoli, ma anche a San Benedetto del Tronto, Castel di Lama, Monsampolo del Tronto, Montalto Marche e Grottammare. Nei manifesti e nei fogli che sono stati sottoposti alla cittadinanza c’era scritto anche la motivazione dell’iniziativa: “Per esprimere la propria solidarietà e il proprio sostegno alle politiche del ministro dell’Interno Matteo Salvini che rischia da 3 a 15 anni di carcere per aver fatto il proprio dovere difendendo i confini italiani”. Salvini rischia di andare a processo per il “caso Diciotti” scoppiato nell’agosto 2018 quando a 177 migranti a bordo della nave “Diciotti” della Guardia Costiera per cinque giorni è stato impedito lo sbarco al porto di Catania.
Una foto così non è proprio di tutti i giorni, fermo restando che la Polizia di Stato dipende dal Ministero dell’Interno, il cui titolare in questo Governo Conte è Matteo Salvini. Intanto la Questura di Ascoli ha aperto un’inchiesta amministrativa per l’accertamento dei fatti.
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