di Andrea Ferretti
Ascolano, 65 anni il prossimo 8 luglio, primario del reparto Oncologia dell’ospedale “Mazzini” di Teramo, nei ritagli di tempo (pochi) pilota automobilistico del Gruppo Sportivo Automobil Club Ascoli. Sarà Amedeo Pancotti il primo dei futuri assessori del Movimento Cinque Stelle al Comune di Ascoli, se i grillini riusciranno a spuntarla il 26 maggio. E’ lui il primo nome della squadra che il M5S sta costruendo intorno al candidato sindaco Massimo Tamburri, attuale consigliere comunale pentastellato (di minoranza), insieme a Giacomo Manni. Circondati da umanità di vario genere, Tamburri e Pancotti hanno svelato al Caffè Bistrò quello che accadrà se fra tre mesi gli ascolani daranno loro ragione.
«Ci fanno tante domande in questo periodo su quello cha faremo, e questa è la nostra prima risposta – dice Tamburri – anticipiamo i tempi anche se ci stiamo ragionando da anni. Ovviamente per l’ufficialità dobbiamo aspettare la cosiddetta identificazione, per cui al momento questa è tecnicamente solo una ipotesi, ma è solo questione di giorni. Possiamo definirci dei “pazienti in attesa di certificazione” – aggiunge – intanto confermo di essere io il candidato sindaco. Cinque anni in Consiglio conunale sono stati preziosi perchè, oltre a svolgere attività di controllo e criticare l’operato dell’Amministrazione, sono serviti per capie come funziona la macchina comunale. Non siamo più gli arrabbiati, bensì persone pronte a scendere in campo con una squadra di assessori composta da professionisti, slegata dalla logica del voto, clientelismi e favori. Abbiamo avuto a che fare per cinque anni con assessri che non avevano e non hanno alcuna competenza nelle deleghe loro assegnate, e questo è gravissimo. Porto l’esempio del centro storico, ormai in agonia. Su questo argomento da decenni abbiamo assistito a un dilettantismo imbarazzante, per cui – ribadisce il candidato sindaco – voglio avere al mio fianco chi può dare qualcosa ad Ascoli. Basta con chi finora ha pensato solo a prendere. Il dottor Pancotti e anche gli altri che formeranno la squadra non saranno votati, anche se almeno un assessorato, penso a quello sulla partecpazione, sarà affidato a uno dei consiglieri. Basta con gli assessori che stanno lì perchè sono stati votati e badano al proprio orticello, al proprio elettorato, motivo per cui vanno inevitabilmente pure in conflitto tra di loro come abbiamo avuto di constatare ripetutamente. Amedeo Pancotti è la persona che in questo senso ci ha dato il “la”, il primo che ha aderito al nostro progetto. Si occuperà della qualità della vita della città e dei cittadini con un progetto di sanità comunale che sarà poi anche un supporto all’ambiente e all’assessore di riferimento. Su questo argomento ho fatto diverse battaglie, sono anche stato denunciato, ma continuo a ripetere che dobbiamo sapere che aria respiriamo, che acqua beviamo, in che acqua ci tuffiamo».
A proposito di salute & ambiente, Pancotti conferma di aver «condiviso subito il concetto di multidisciplinarietà». E aggiunge: «Lavoro in Abruzzo, ma basta oltrepassare il Tronto per trovarsi, sul versante ascolano, di fronte a una mentalità refrattaria. Anche nella Sanità. Qui ognuno pensa al proprio orticello. Io ci ho messo dodici anni, ma in Abruzzo lavoriamo per gruppi interdisciplinari e i risultati ci sono e chi ci guadagna è l’utenza. Se ogni giorno c’è la fila di pazienti che vengono in Abruzzo da Ascoli e dalle Marche in generale un motivo dovrà pur esserci. Anche per questo instaureremo una collaborazione con la Sanità ascolana marcando a uomo la direzione sanitaria».
Con le imminenti amministrative c’entra relativamante, ma il discorso non può non scivolare sull’ospedale unico di vallata. «Ormai è diventata una moda – dice Pancotti – ma si rischia solo di perdere il reale per un ipotetico futuro, ovvero non dare la necessaria assistenza a chi ne ha bisogno. Penso ai pazienti, ma anche alle loro famiglie e a tutti i problemi che ci sono intorno a una persona malata. Il mio apporto non sarà solo di medico ospedaliero, perchè allora me ne sto da un’altra parte – insiste Pancotti – penso invece al terremoto che ha spopolato la montagna dove ci sono rimasti solo gli anziani seguiti, ma solo fino a un certo punto, dai medici di base. Un giovane, poi, se lo porti al mare, in montagna non tornerà più. Uno dei miei scopi è portare assistenza in funzione del ripopolamento dell’entroterra. In ospedale ci siamo trovati a fare la pulizia del colon e abbiamo trovato perfino foglie di insalata che stavano lì da due settimane. Perchè? Pensate a come vengono trattati certi alimenti, alle discariche che finiscono in mare. Restando ad Ascoli mi vengono in mente i danni causati ai tempi dell’Elettrocarbonium. Abitavo lì vicino, e per anni mia madre ritrovava nere le lezuola stese. Cosa abbiamo inalato per decenni? La salute della città e del territorio è fondamentale e i frutti non li vedremo dopo un anno, ma dopo dieci».
La palla ripassa a Tamburri, alla sua lista, ai futuri consiglieri. «Sarà compista da chi è interessato a un prima esperienza politica – spiega il candidato sindaco dei Cinque Stelle – persone che saranno sentinelle dei loro quartieri e nei vari settori. Porto l’esempio di Castel di Lama (dopo le ultime elezioni il sindaco è il pentastellato Bochicchio, ndr) dove i consiglieri hanno ad esempio partecipato a lezioni sul bilancio. Chi sta in Consiglio conunale deve conoscere e deve sapere. A Castel di Lama, insisto, dopo anni qualcuno si è accorto che la spazzatura delle strade per contratto doveva essere fatta due volte al mese e invece la facevano solo una volta. A noi non interessano i “consiglieri paletta” che se ne stanno zitti e alzano solo la mano quando devono farlo. Noi facciamo un altro sport. Ci hanno attaccato per anni dandoci degli incompetenti, ma ci presenteremo con una squadra di assessori composta da professionisti. Il dottor Amedeo Pancotti è solo il primo».
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