di Benedetto Marinangeli
«Mi sono rotto le scatole, volevo dare le dimissioni!». Franco Fedeli si presenta in sala stampa dopo la sfuriata nello spogliatoio. «Non posso stare male per la Samb – aggiunge – ed ai ragazzi ho detto che resto solo se faranno risultato con l’Imolese martedì prossimo».
E poi ne ha per tutti.«Oggi non ho visto il centravanti. Giocavamo in casa e con due ali doveva spaccare la porta. Ed invece nulla. A centrocampo qualcuno era lento e falloso con Rapisarda che ha finito la benzina. A Pegorin, poi, ho detto che oggi ha fatto un’altra papera. Alle mie domande Roselli ha dato risposte di convenienza. Ed infine togli Di Massimo e metti Ilari, un gran bel cambio. Quando giochiamo in attacco ci esprimiamo meglio, poi quando arretriamo le cose peggiorano. Non rischiamo nulla in classifica ma non posso accettare partite così incolori. Abbiamo giocato solo un quarto d’ora. Una brutta botta e speriamo di trovare una soluzione, ma la vedo male. Abbiamo preso solo un punto su nove nelle ultime tre partite».
Ed infine Fedeli torna sulla questione società.«Faccio una fatica enorme a restare – afferma – a parte la questione economica. La Samb mi costa 200.000 euro al mese ed a fine anno tirerò fuori un milione e duecentomila euro. Ho chiesto di darmi una mano ma nessun imprenditore di San Benedetto si è fatto vivo. Niente di niente. Un presidente può dare le dimissioni ma deve trovare qualcuno che ne prenda il posto da qui fino alla fine del campionato. Lo ripeto – conclude – sono tornato sui miei passi ma voglio il risultato ad Imola».
Capitan Francesco Rapisarda difende la squadra dalle critiche della stampa. «Cercate sempre il pelo nell’ uovo – si rivolge ai giornalisti – abbiamo totalizzato dodici risultati utili consecutivi e non ci è stata data alcuna riconoscenza, ma va bene cosi. Non dovevamo perdere a Monza e neppure oggi. La Samb ha disputato una buona gara, creando occasioni, Ci è mancato solo il gol perché abbiamo attaccato per 70 minuti. Non siamo assolutamente in crisi. Lo eravamo quattro mesi fa. Abbiamo perso immeritatamente e subito avete puntato contro il dito». Sullo sfogo di Fedeli, Rapisarda la pensa così: «Voi lo conoscete da quattro anni e sapete come è fatto. Non dovete buttare benzina sul fuoco ed è compito di voi giornalisti farlo stare tranquillo. Come ci fa i complimenti quando vinciamo, così il presidente ci dice altre cose quando i risultati non sono favorevoli».
«Ecco due buone prestazioni – è il vice allenatore Valerio Quondamatteo che parla – e zero punti. Oggi abbiamo avuto più possesso palla ed occasioni da rete rispetto a Monza. Mi dispiace perché i ragazzi hanno giocato benissimo. Sul gol del Ravenna ci siamo fatti trovare scoperti su un capovolgimento di fronte, Cecchini era alto, Zaffagnini è uscito a chiudere su Eleuteri con Galuppini che è rimasto solo in area. Bisogna solo continuare a lavorare senza pensare al risultato. Le prestazioni stanno tornando e questo è di buon auspicio per il futuro».
Soddisfatto il tecnico ospite Luciano Foschi. «E’ stata una partita difficile – dice – di sofferenza ma senza rinunciare a giocare. Ho tanti giovani in squadra e la mia preoccupazione è che si potessero spaventare giocando a San Benedetto. Ma hanno dimostrato grande personalità e sono molto contento. La Samb meritava il pari ma noi siamo stati bravi e fortunati a sfruttare l’unico episodio che ci è capitato».
Per Alessandro Eleuteri, un sabato da incorniciare. Suo il cross per il gol di Galuppini. «Sono nato a San Benedetto, ma per un po’ di tempo ho vissuto a Castel di Lama. Ora sono tornato a San Benedetto, ma era la prima volta che mettevo piede al Riviera delle Palme. E’ stata anche una bella emozione avere i parenti e gli amici in tribuna. La Samb ci ha messo in difficoltà, ma con un po’ di fortuna siamo stati bravi a capitalizzare l’occasione che abbiamo avuto. Il gol? Mi permetto di dire che è meno dubbio di quello realizzato dalla Giana Erminio. Mi prendo questa responsabilità. Ho fatto il cross per Galuppini ed ho visto chiaramente che la palla era entrata abbastanza».
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