Si recava all’Oasi non per fare acquisti come fanno centinaia di persone ogni giorno. Ma per sfilare i portafogli dalle borse di ignare signore indaffarate tra carrelli, liste della spesa ed oggetti da comperare. E così nell’arco di pochi mesi, da marzo a novembre, una donna, già con precedenti, aveva messo a segno ben tre colpi. Azioni comunque non sfuggite agli occhi elettronici installati all’interno dell’ipermercato che sorvegliano clienti e…malintenzionati. E così dai responsabili del punto vendita del Gruppo Gabrielli era scattata immediatamente la segnalazione ai carabinieri della stazione di Ascoli. Purtroppo dall’analisi delle immagini, i militari non riuscirono a dare un nome ed un cognome alla donna dalla “mano lesta” poiché non presente nella banca dati dell’Arma. Dopo i primi due colpi, tuttavia, la donna a novembre si ripresentò all’Oasi sfilando di nuovo un portamonete dalla borsetta di una signora. Ma in quell’occasione fu riconosciuta dal responsabile del servizio clienti che immediatamente avvisò i carabinieri. La ladra fu così fermata dagli addetti alla sicurezza e portata nel retro del supermercato disfacendosi strada facendo (come ripreso dalle telecamere) del portafoglio lanciato tra i bancali dell’acqua minerale. Ora è finita sotto processo di fronte al giudice Pietro Merletti del tribunale di Ascoli. Nell’udienza svoltasi lunedì mattina sono stati ascoltati un dipendente dell’Oasi e un carabiniere. Il processo è stato poi aggiornato al 29 novembre per ascoltare altri testimoni.
rp
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