di Epifanio Pierantozzi
Due i casi: o si è allargato un po’ il marciapiede, o si è allargata tanto la strada. Di certo qualcosa non riporta in via Friuli, una centralissima strada che collega via Sabotino con la strada lungo l’Albula. Più eloquenti delle parole sono le foto, anzi, una passeggiata per constatare come San Benedetto sia una “libera Repubblica” dove se si ha bisogno di qualche cosa, la si prende!
Non sappiamo sotto quale sindaco della “libera Repubblica” il marciapiede si sia “ingrossato” oppure la strada è stata “allargata” tutta, ma certo è che nel tempo trascorso tra questo “dente” che si incunea nella viabilità a oggi, nessun municipale sembra essersi accorto dell’anomalia. Neanche chi ha rifatto l’asfalto, se nel frattempo è stato rimesso a nuovo?
Nessun abitante della zona ha notato questo “pezzetto” di marciapiede su cui si rischia di sbattere con le ruote dell’automobile? Questa è chiaramente una semplice segnalazione a chi di dovere (sindaco, assessore competente, dirigente e dipendenti dei Lavori pubblici, Vigili urbani) poiché non sappiamo chi si è “allargato”. Tutto è possibile, persino che i proprietari dell’abitazione, davanti al cui ingresso il marciapiede si è allungato, vantino la proprietà di quel frustolo e lo hanno usato per entrare e uscire più agevolmente. Per questo chiediamo al Sindaco (è o non è il capo e amministra i beni pubblici, ovvero di tutti i sambenedettesi?) se può sollecitare una risposta da parte di chi di dovere.
In caso di mancata spiegazione i cittadini si sentiranno autorizzati a utilizzare i beni di tutti (se così è nel caso) a proprio uso e consumo, secondo il vecchio detto “quel ch’è mio è mio, quel ch’è tuo è mio!”. Aspettiamo fiduciosi, sicuri che se ad allargarsi è stato il marciapiede, quanto prima gli operai del Comune provvederanno a raddrizzare la strada. Senza tante carte bollate.
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