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Piero Celani e Andrea Antonini,
dichiarazioni da candidati a sindaco:
«Stefano Papetti deve restare
alla guida dei musei cittadini»

ASCOLI - Ma chi ha detto il contrario? A maggio, con la fine del mandato di Guido Castelli, scadrà l'incarico per l'esperto di arte. «Pensare oggi che il professore possa, con la sua esperienza e pragmaticità, interrompere o addirittura abbandonare il proprio percorso di ricerca, studio e promozione con il nostro territorio, è assolutamente folle» dice l'ex sindaco
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Stefano Papetti con il sindaco Guido Castelli

di Franco De Marco

Andrea Antonini (Lega) e Piero Celani (Forza Italia), due possibili, ma ancora non ufficializzati, candidati a sindaco nelle elezioni comunali del maggio prossimo, sentono il bisogno di manifestare il loro pensiero anche su questioni programmatiche. Segno che la campagna elettorale è vicina. E cominciano dalla cultura. Entrambi si pronunciano nettamente a favore del prof. Stefano Papetti, consulente scientifico per i musei civic di Ascolii, il cui incarico scadrà appunto nel maggio prossimo in coincidenza della fine del mandato del sindaco in carica Guido Castelli.

Piero Celani, attuale consigliere regionale ed ex sindaco di Ascoli per 10 anni, ricorda che fu proprio lui a volere ad Ascoli un esperto d’arte di alto profilo come appunto il prof. Stefano Papetti. «Se il legame che finora ha unito il prof. Stefano Papetti e la città di Ascoli è stato forte, in futuro dovrà esserlo ancora di più. – afferma Piero Celani – Ho scelto con convinzione all’inizio del mio primo mandato da sindaco di credere e investire nella cultura e nell’arte come strumento di promozione, rilancio e sviluppo della città. Per realizzare gli obiettivi prefissati, insieme all’assessore Andrea Antonini, ci affidammo ad un professionista del settore, uno che negli anni ha sempre dimostrato particolare attenzione alla nostra città fino ad inserirla nei maggiori circuiti culturali nazionali e internazionali.

Stefano Papetti (Foto Andrea Vagnoni)

Dopo venti anni, molteplici sono stati i traguardi raggiunti, grazie alla lungimiranza e alla professionalità del prof. Papetti: Ascoli è stata capace di trasformarsi da semplice città capoluogo di Provincia a leader culturale per un vastissimo territorio dell’Italia Centrale. Un vero e proprio modello per la gestione dei musei cittadini e per la tutela e valorizzazione delle nostre opere». «Considerate – continua Piero Celani – le sempre minori risorse economiche a disposizione, e le numerose nuove emergenze che i Comuni dovranno affrontare in futuro, il “modello Ascoli”, nato nel 2000, sarà sicuramente un riferimento per tutti.
Pensare oggi che il prof. Stefano Papetti possa, con la sua esperienza e pragmaticità, interrompere o addirittura abbandonare il proprio percorso di ricerca, studio e promozione con il nostro territorio, è assolutamente folle. Chiunque amministrerà prossimamente la nostra città credo che non possa far altro, con assoluta convinzione, di bussare nuovamente alla porta del professore per rinnovare e magari implementare la ormai storica e indispensabile collaborazione con uno fra i più qualificati esperti d’arte che abbiamo in Italia».

Sulla stessa linea Andrea Antonini. «Il prof. Stefano Papetti – afferma con energia – è un patrimonio vivente della cultura ascolana. Al di là di schieramenti politici, al di là dei partiti. Per questo la Lega s’impegna, fin da ora, se sarà presente in un eventuale governo cittadino, a rinnovargli immediatamente alla scadenza il contratto. Mi auguro che tutte le altre forze politiche dichiarino fin da subito la propria disponibilità. Un’Ascoli che guarderà alla cultura e al turismo come traino allo sviluppo sociale ed economico deve dotarsi dei suoi uomini migliori». Insomma se uno dei due, tra Piero Celani e Andrea Antonini, diventerà sindaco, il proseguimento del rapporto con il prof. Stefano Papetti è assicurato sempre che l’interessato sia d’accordo. Ma chi ha detto il contrario?

 


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