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Ricostruzione, scoppia la polemica
Farabollini al sindaco Stangoni:
«Non è vero che mi ha cercato»

ACQUASANTA - Pepata la risposta del commissario dopo le accuse del primo cittadino di Acquasanta che lo aveva accusato su "Cronache Picene": «Certi sindaci sono affezionati a una gestione del post sisma fatta di progetti ad hoc, visite e plurime pose della prima pietra sotto i flash dei media»
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Pepata e polemica risposta del commissario per la Ricostruzione, Piero Farabollini, a Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta Terme, a meno di ventiquattr’ore dalle accuse mosse nei suoi confronti su “Cronache Picene” dal primo cittadino del centro termale il quale ha chiamato in causa il suo operato («l’ho incontrato una sola volta, non ha mai risposto al telefono, è come se non ci fosse nessuno»).

Il commissario Farabollini (Foto Basilietti)

«Il sindaco di Acquasanta – dice Farabollini, che non fa manco il nome di Stangoni, ma che sicuramente conoscerà – mi chiama ripetutamente? Non risulta né a me né alla mia segreteria che, pure, mi consegna ad interminabili giornate di incontri di ogni tipo. A sentirlo dire che sentiva e vedeva spesso i miei due predecessori e che la ricostruzione è al palo la domanda nasce spontanea: a cosa sono serviti tutti quei contatti?». E aggiunge: «Sono stato il primo commissario ad incontrare anche tutti i comitati dei cittadini e mi si accusa di latitanza. Sono arrivato quattro mesi fa ed ho trovato macerie ancora da smaltire, pratiche indietro di quasi un anno a fronte di oltre mille persone al lavoro tra Usr e Comuni, casette marcite in pochi mesi e l’abitudine a fare mercato degli interventi in barba alla ricostruzione vera e, soprattutto, fatta in sicurezza. Commissario e governo si sono messi al lavoro a testa bassa, ma è scorretto chiedere a noi la bacchetta magica mentre si rimpiange chi ci ha lasciato in questo stato».

Il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni (Foto Vagnoni)

Poi Farabollini conclude: «Certi sindaci  (quindi anche Stangoni, ndr) sono affezionati ad una gestione del post sisma fatta di progetti ad hoc, visite e plurime pose della prima pietra sotto i flash dei media. Dove questa ci abbia portato però è sotto gli occhi di tutti – conclude il Commissario – È ormai evidente che continuare a correre dietro a desiderata ed opportunità per alcuni anziché ai programmi strutturati e per tutti non è solo impossibile, ma improduttivo. Ad oltre due anni dal sisma abbiamo detto doverosamente basta».

 

Post sisma, l’attacco di Stangoni «Pratiche ferme da mesi, Farabollini assente»


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