di Benedetto Marinangeli
Otto punti in altrettante giornate di campionato, due nelle ultime quattro e decimo posto in classifica. Questo il ruolino della Samb nel girone di ritorno. Dopo la grande rimonta ecco questa inversione di tendenza che ci può stare per quanto riguarda i risultati ma che è resa ancora più evidente dall’ involuzione tecnica della squadra.
La formazione rossoblù proprio non riesce ad esprimere manovre di gioco apprezzabili, anzi a costruire chiare e limpide occasioni da rete. Due tiri di Di Massimo contro il Ravenna che si sono persi alti sulla traversa, nessuno ad Imola e solo un colpo di testa di Ilari magistralmente respinto da Voltolini contro il Fano. Per il resto il nulla. Uno sterile possesso palla inefficace ed infruttuoso. Veramente troppo poco per provare a vincere una partita.
Roselli ancora una volta ha schierato il 3-5-2 tra le mura amiche, adattando addirittura Ilari a terzino sinistro. All’ ex Teramo manca solo di fare il centrale difensivo ed il portiere e poi si può dire che ha giocato in tutti i ruoli. Ed allora la domanda sorge spontanea. Ma D’Ignazio che è stato preso a fare? Non doveva essere l’ alternativa a Cecchini? “Non è pronto” la risposta di Roselli e sicuramente il tecnico ha meglio di noi la percezione delle cose. Ma almeno in casa contro il Fano il ’98 scuola Napoli, poteva essere impiegato anche perché i granata avevano in campo tre ’97 ed un ’96.
E poi, che fine ha fatto Rocchi? Il giovane centrocampista del ’97 quando c’è stata penuria di uomini è stato gettato nella mischia, evidenziando buone qualità ed una velocità di esecuzione che ora manca ad un centrocampo lento e compassato come quello schierato contro il Fano. Ed infine Russotto. Ad un calciatore dalle sue qualità, uno dei pochi a saltare in dribbling l’uomo, non si può impiegarlo solo per ventisette minuti e per di più come esterno offensivo. Da trequartista, sicuramente, ha maggiori possibilità di esprimere tutto il suo potenziale. Ma la cosa che balza evidente è che alla Samb manchino schemi offensivi. Quando incontra difese schierate è praticamente nulla.
Si evidenzia, poi, anche un calo sotto il profilo atletico. Insomma tutte considerazioni tecniche che Roselli deve fare e soprattutto deve trovare le opportune soluzioni. Va bene la fase difensiva ma quando si è in possesso palla la Samb può e deve fare assolutamente di più. Le opache prestazioni, poi, allontanano anche la tifoseria. Eloquente il dato dei 720 paganti Certo la diretta televisiva su Sportitalia e l’orario indecente (20,45) hanno inciso. Ma resta il fatto che lo spettatore vuole un minimo di spettacolo e si può tranquillamente affermare che questa prerogativa latita da tempo al Riviera delle Palme.
E da sabato prossimo ecco che inizia il ciclo duro. Sarà fondamentale infatti riuscire a fare punti pesanti contro Ternana (in casa), Pordenone (in Friuli), Vicenza (al Riviera), Feralpi Salò e Triestina (entrambe in trasferta) per non venire risucchiati nella zona calda della classifica. Dietro, infatti, le squadre corrono con i rossoblù che accusano questi passaggi a vuoto. Neppure il decimo posto, i play off ed i 33 punti attualmente in classifica rappresentano un margine di vantaggio rassicurante.
L’ira di Fedeli sulla Samb: «Questa squadra è l’anticalcio, e ogni volta mi sento male»
Samb, nuovo deludente pareggio (0-0): a fermare i rossoblù stavolta è il Fano (Fotogallery)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati