di Bruno Ferretti
Sembra essersi disciolto come neve al sole l’Ascoli che nella prima parte del campionato aveva messo sotto Verona, Benevento e Lecce, ovvero tre avversarie tra le prime della classe. La squadra di Vivarini mostrava vitalità praticando un gioco offensivo, ma sempre equilibrato. Piaceva ai tifosi. Era un Ascoli che prometteva bene e faceva sognare. Quell’Ascoli sembra non esserci più. Con il passo del gambero, ora sta pericolosamente scivolando verso il fondo. Le cifre sono incontestabili: 9 gol nelle ultime tre partite in casa indicano lo stato di salute della squadra di Vivarini che sabato scorso è stato per la prima volta fischiato da una parte dei tifosi. L’Ascoli si è fatto impallinare dalla Salernitana con 4 gol, nonostante fosse passato in vantaggio dopo meno di tre minuti con Ninkovic, uno dei pochi a salvarsi dal generale naufragio.
Stanno uscendo fuori gli errori di mercato, scelte sbagliate, l’ingaggio di calciatori limitati da problemi fisici, troppo spesso e troppo a lungo infortunati. Perucchini, Kupisz, Ingrosso (zero minuti) presi a luglio sono stati ceduti a gennaio, la prima punta che serviva come il pane che non è arrivata, il balletto dei portieri che ha creato solo confusione (Perucchini, Lanni, Bacci, Fulignati e, adesso, Milinkovic-Savic che non si è presentato in maniera convincente). A livello numerico l’Ascoli ha due squadre e mezza. In realtà non ne ha neppure una, se è vero che sta ancora aspettando De Luca dall’Entella e sta sondando il mercato degli svincolati. Qualcosa, o più di qualcosa, nelle due sessioni di mercato è stato sbagliato. Dovrà ammetterlo anche il ds Tesoro che ha effettuato scelte discutibili.
Il quadro è completo se aggiungiamo le difficoltà di Vivarini, per la prima volta impegnato in una piazza dove intorno al calcio c’è forte pressione sette giorni su sette (Ascoli non è Teramo e neppure Latina). Anche la nuova proprietà, che ci sta mettendo tanto impegno per gestire società e squadra, dovrà fare la necessaria esperienza per agire al meglio. La classifica non è confortante. L’Ascoli ora è più vicino alla zona playout che a quella playoff. Cremonese fuori e Foggia in casa i prossimi due avversari. La situazione è certamente rimediabile, ma c’è poco da essere allegri.
PICCHIO VILLAGE – Intanto Vivarini non perde tempo e, in vista dell’impegno di sabato a Cremona, ha fatto sudare i bianconeri anche di domenica dopo aver analizzato insieme a loro il 2-4 di sabato con la Salernitana. La squadra è poi tornata ad allenarsi oggi lunedì: lavoro differenziato per Addae e Ninkovic, out Lanni e Ardemagni. Domani seduta mattutina.
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