di Benedetto Marinangeli
Dagli 11.000 di giugno nella gara playoff con il Cosenza ai 770 paganti col Fano. Sabato scorso si è toccato il punto più basso sotto la gestione Fedeli per quanto riguarda le presenze al “Riviera delle Palme”. Inoltre bisogna aggiungere che la media spettatori della passata stagione (3.534) è crollata pesantemente passando a 2.625 (909 in meno rispetto al 2017-2018).
Come spiegare questo calo? Innanzitutto ci sono sempre più partite trasmesse in tv o sul web attraverso Eleven Sports, Sportitalia o RaiSport (la Samb ancora, però, non ha avuto questo onore). E poi ecco gli assurdi orari, gli “spezzatini” voluti dalla Lega Pro che scoraggiano anche i più vogliosi e appassionati. Soprattutto nei mesi invernali, quando è praticamente fuori luogo fissare l’inizio dei match alle 20,30, quando le basse temperature invitano a restare dentro a casa più che andare allo stadio. Un caso che si ripeterà anche sabato con la Ternana, giornata in cui è stata indetta anche la “Giornata Rossoblù”. Una decisione che ha fatto storcere la bocca a tanti tifosi che sui social hanno già manifestato l’intenzione di disertare il “Riviera”.
A questi motivi si aggiunge un altro che deve essere preso bene in considerazione dalla società rossoblù. E cioè la crescente disaffezione nei confronti della Samb. Da una parte si continua a dire che basta entrare nei playoff e quindi puntare minimo al decimo posto. Ma dall’altra parte i tifosi sanno benissimo che iniziare gli spareggi promozioni in un precaria posizione potrebbe servire a ben poco. Il girone B è senza ombra di dubbio il più forte dell’intera categoria. Società del calibro di Pordenone, Triestina, Feralpi Salò, Monza, Vicenza hanno speso fior di milioni per puntare alla serie B. Club che non si trovano negli altri raggruppamenti.
I playoff, quest’anno, promuoveranno due formazioni ma hanno anche una complicata struttura la cui prima fase prevede gli scontri tra le meglio piazzate dei rispettivi gironi e solo dopo il torneo nazionale. Quindi partire da una posizione non ottimale significherebbe disputare al massimo una sola partita. La Samb attualmente è al decimo posto con un punto di vantaggio su Ternana (dopo l’1-1 di ieri sera nel recupero con il Rimini) e Vis Pesaro. Certo, le sorprese non mancano (Imolese, Ravenna e Fermana), ma tutte le grandi o presunte tali precedono Rapisarda e compagni.
Nelle ultime quattro partite, poi, i rossoblù hanno conquistato solo due punti e a partire da sabato prossimo inizia il ciclo verità contro tutte le migliori, compreso il recupero della gara di andata con la Ternana in programma il 6 marzo. Insomma, tutte componenti che non entusiasmano una tifoseria che certamente si attendeva un campionato diverso ma soprattutto che la Samb potesse proseguire nella sua rincorsa verso migliori posizioni di classifica in prospettiva playoff. Ed invece ecco questa involuzione tecnica e di risultati che ha determinato una generale amarezza e la disaffezione verso il club.
SQUADRA – I giocatori continuano ad allenarsi in vista del match con la Ternana. Roselli deve fare i conti con alcuni rossoblù che non sono al top della condizione o che accusano malanni fisici di varia entità. Problemi sulla corsia mancina con Cecchini e D’Ignazio fermi ai box.
ARBITRO – Federico Longo di Paola (Cosenza) è l’arbitro designato a dirigere Samb-Ternana. Il fischietto calabrese non ha mai arbitrato né rossoblù né “fere”. Sarà coadiuvato da Leonardo De Palma e Lucia Abruzzese di Foggia.
QUI TERNANA – Su CalcioFere.it il tecnico della Ternana Fabio Gallo analizza così il momento della sua squadra. «Stiamo guarendo -ha detto- dobbiamo farlo per forza ed il fatto di essere riusciti a recuperare la gara di Rimini è un buon segnale. Ripartiamo da questo, siamo stati sempre in partita, rischiando poco o nulla, ma certamente la Ternana può e deve dare di più per le potenzialità che ha. Adesso testa alla Samb, sarà un’altra battaglia e noi vogliamo continuare il nostro percorso di crescita. C’è ancora un po’ di paura, purtroppo è una costante da prima del mio arrivo. Di obiettivi non parlo, dobbiamo migliorare la posizione al più presto, compatibilmente con le situazioni che si creano gara dopo gara. Bisogna crescere soprattutto in consapevolezza, lavorerò tanto sull’aspetto mentale».
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