Il giovane aveva finito il turno di lavoro e, tranquillo, stava salendo nella propria auto lasciata nel parcheggio quando gli si sono avvicinati i Carabinieri che gli hanno trovato in tasca denaro che sarebbe dovuto stare nella cassa del bar in cui lavora. Le banconote in suo possesso erano “segnate”. Non sono scattate le manette, ma una denuncia per appropriazione indebita.
Riavvolgiamo il nastro. Il titolare di uno dei bar del centro commerciale “Al Battente” di Ascoli si è reso conto che in cassa, da tempo, si verificavano degli ammanchi: ripetuti, di piccole cifre. Quando è stato certo che non poteva solo essere un caso, o una sua svista nei conteggi, ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri. I militari, d’intesa con la direzione del centro commerciale, hanno organizzato quella che per il barista si è poi rivelata una trappola.
A parte le videocamere, la prova schiacciante si è materializzata quando i Carabinieri della Stazione di Ascoli si sono finti normali clienti del bar pagando la consumazione al banco con banconote precedentemente “segnate”. Le stesse (poche decine di euro) trovate poco dopo addosso al barista che stava per tornare a casa. Il barista, un giovane molto noto ad Ascoli e nel circondario, dopo essersi trovato un avvocato ora dovrà cercare anche un nuovo lavoro.
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