Entra in camera di una paziente con la scusa di stimolarle la minzione dopo l’operazione subìta e, per la Procura, abusa di lei: infermiere condannato a quattro anni di reclusione. La sentenza è stata emessa questa mattina ad Ancona con il rito abbreviato dal gup Francesca De Palma.
L’imputato, 38 anni, doveva rispondere di violenza sessuale aggravata dalla minorata difesa della vittima, dettata sia dagli effetti dell’anestesia che della sedazione subita dopo l’intervenuto chirurgico. Fattori che non avrebbero permesso alla ricoverata, una jesina di 30 anni, di opporsi alle molestie subite. Il fatto contestato dalla Procura è avvenuto il 12 maggio 2017 in una Casa di cura privata di Ancona, citata all’interno del procedimento come responsabile civile.
Stando a quanto ricostruito, l’infermiere si sarebbe approfittato della paziente poche ore dopo l’intervento, quando lei era relegata a letto, nella sua camera. Per stimolarle la minzione, avrebbe toccato più volte in maniera morbosa le parti intime della donna, senza arrivare a un rapporto sessuale completo. Secondo la ricostruzione della Procura, prima di praticare gli abusi, il 38enne avrebbe fatto uscire una parente della compagna di stanza della vittima e avrebbe anche verificato che la ricoverata dormisse profondamente.
La denuncia di quanto subito era stata formalizzata agli investigatori della Squadra Mobile del capoluogo dorico poche ore dopo l’accaduto. Il risarcimento del danno alla vittima, rappresentata dagli avvocati Ennio Tomassoni e Daniele Discepolo, verrà stabilito in sede civile. L’infermiere, licenziato dalla Casa di cura dopo l’inizio del procedimento penale, ha sempre negato ogni addebito.
(Fe.Ser.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati