di Bruno Ferretti
«L’Ascoli è un avversario temibile, ha un impianto di gioco collaudato e merita rispetto. Per noi non sarà una partita facile e dovremmo stare molto attenti. Soprattutto attenzione a Ninkovic, giocatore forte e imprevedibile. A Cosenza siamo stati penalizzati dall’espulsione di Terranova. Con l”Ascoli in difesa rientrerà Claiton e giocherà anche Caracciolo. Prevedo una partita aperta ad ogni soluzione». Parole di Massimo Rastelli, trainer della Cremonese, alla vigilia del match.
Sul fronte Ascoli, gli Ultras 1898 hanno annunciato la fine del silenzio, effettuato sabato scorso contro la Salernitana in segno di solidarietà nei confronti dei nove sostenitori ai quali sono stato inflitti altrettanti Daspo (con eccessiva severità) dalla Questura di Palermo perché a bordo del pulmino sul quale viaggiavano, vennero trovati alcuni fumogeni e aste di legno per sventolare le bandiere.
Giovedì, prima della partenza della squadra per Cremona, una delegazione di tifosi bianconeri si è recata al “Picchio Village” per parlare con Vivarini e i giocatori. Hanno promesso che da Cremona in poi non faranno più mancare il loro sostegno all’Ascoli, ma in campo vogliono vedere più impegno e grinta. È stato un confronto costruttivo.
«Le chiacchiere stanno a zero. Dobbiamo reagire in campo e fare punti – ha dichiarato Vivarini dal ritiro bianconero di Cremona – in settimana abbiamo lavorato anche analizzando gli errori commessi con la Salernitana e come correggerli. A Cremona sarà una partita ad alta tensione. Tre partite in otto giorni? È un ciclo molto impegnativo, ma noi adesso dobbiamo concentrarci solo sulla Cremonese. Dopo penseremo al resto».
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