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Autostrada A14, per il tratto piceno
si prevede oltre un anno di grossi disagi

GROTTAMMARE - A un mese dalla riapertura della galleria Castello è partito il nuovo cantiere che porterà a scambi di carreggiata e riduzioni di corsia. Gianni Marrone di Autostrade per l'Italia: «Intervento necessario e programmato, si lavorerà anche di notte». Tregua dal 28 giugno al 9 settembre e nei "ponti"
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La fila oggi nel tratto piceno dell’autostrada A14

di Maria Nerina Galiè

E’ durata poco più di un mese la tregua nel tratto piceno della A14 tra Cupra Marittima e Grottammare. Il 7 febbraio è stata finalmente riaperta la galleria Castello di Grottammare, dopo il devastante incendio del 23 agosto. Lunedì 11 marzo è stato riavviato un altro cantiere che andrà avanti per “375 giorni naturali e consecutivi”, recita l’ordinanza di Autostrade per l’Italia, la numero 27 del 7 marzo 2019. Con conseguenti scambi di carreggiata o riduzioni di corsia che stanno già facendo registrare pesanti rallentamenti. Restano esclusi ponti e la piena estate. Autostrade per l’Italia infatti ha già stabilito le date in cui una delle due carreggiate, in direzione nord o sud alternativamente (lo slalom ovviamente sarà debitamente segnalato), sarà chiusa. Dall’11 marzo al 19 aprile. Dal 2 al 31 maggio. Dal 3 al 28 giugno. Sosta durante l’estate, per ripartire dal 9 settembre al 20 dicembre. Poi ancora dal 7 gennaio al 31 marzo 2020. Il seguito, verrà comunicato successivamente perché 375 giorni di lavoro effettivo, considerate le pause, sono molto di più di un anno.

Le opere riguardano adeguamenti obbligatori (legge 264 del 2006) per la sicurezza nelle gallerie superiori a 500 metri. Le più rilevanti sono riferite proprio ai sistemi antincendio come la ventilazione, l’istallazione di serbatoi per un intervento immediato da parte dei Vigili del fuoco e il drenaggio per la raccolta dei liquidi sversati. Nei pochi chilometri della A14 Picena, dal 294 +800 al 301 +200, ben quattro gallerie saranno interessate. E sono la San Basso, la Cupra Marittima, la San Cipriano e la famigerata Castello. Si, perché anche qui si tornerà a lavorare.

«Si tratta di opere impiantistiche – spiega Gianni Marrone, direttore del VII Tronco di Pescara – impossibili da fare in concomitanza con quelli strutturali resisi necessari dopo l’incendio, in conseguenza del quale abbiamo dovuto rifare la calotta della Castello. Non sarà un cantiere troppo impattante – precisa Marrone – che oltretutto potrà modularsi in base alle esigenze. E’ un lavoro necessario e programmato, non in emergenza. Questo ci permette di creare meno disagio possibile agli automobilisti. Nei giorni stabiliti si lavorerà anche la notte. Nei periodi di maggior traffico l’autostrada sarà completamente aperta». Non è colpa di Marrone né della Società che rappresenta se il tratto oggetto dei lavori, e che riguarda proprio il Piceno, è il più stretto, pieno di gallerie, unisce il nord e il sud dello stivale e lo spezza se va in tilt.


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