di Luca Capponi
Uno spettacolo. Non c’è altro modo per definire i punti più suggestivi del nuovo percorso che unisce Venarotta a Montedinove, per il 90% immerso nella natura, tra sterrati, boschi e calanchi. Questa “bretella” è la prima diramazione realizzata sulla via principale del Cammino Francescano della Marca, che coi suoi 170 chilometri, ormai da anni, unisce Ascoli ad Assisi.
L’inaugurazione ufficiale del tratto, lungo circa 20 chilometri e segnato adeguatamente con la sigla VM, avverrà il 31 marzo nell’ambito della versione inverno/primavera del Festival dell’Appennino, con una camminata che partirà dalla chiesa ottagonale di Venarotta intorno alle 8,15.
Dunque, il progetto di creare una vera e propria autostrada “pedestre”, dopo avere dato vita all’arteria principale, prende corpo in maniera sempre più viva e illuminata. A confermarlo, coloro i quali si sono sempre prodigati affinché tutto prendesse il là: Andrea Antonini, Maurizio Serafini e Luciano Monceri dell’Associazione Cammini della Marca, con la collaborazione di Carlo Lanciotti di Appennino Up. Parte fondamentale, poi, spetta alla Fondazione Carisap ed ai Comuni coinvolti, ovvero Ascoli, Venarotta, Rotella e Montedinove. Uniti per far sì che questo tracciato potesse riemergere da oblio e abbandono.
«Abbiamo sempre creduto nel turismo “lento” e sostenibile, che fa vivere appieno il territorio gustandone ogni centimetro ed ogni segreto -spiega Antonini, che dall’Associazione Cammini della Marca è presidente-. Dopo il lungo lavoro fatto sul percorso Ascoli-Assisi, riconosciuto anche dal Ministero dei Beni Culturali che lo ha inserito nell’Atlante Cammini d’Italia, oggi diamo il via alla fase di collegamento con i siti francescani di rilievo che non si trovano lungo la via principale. Da qui l’idea della bretella, che conduce il camminatore su luoghi come il Convento di San Francesco in frazione Castello di Venarotta (uno dei primi dedicati al Santo), l’eremo francescano di Poggio Canoso (Rotella) ed il santuario di San Tommaso Becket di Montedinove».
Spettacolo, si diceva all’inizio, per via dei paesaggi che si parano davanti agli occhi durante il tragitto. «Ci sono zone paesaggistiche che sembrano arrivare da un altro mondo, sembra di stare sulla luna» racconta Monceri riferendosi al tratto che costeggia i Calanchi e il Monte Ascensione. Se la via è stata aperta il merito è suo e dell’amico Serafini, instancabili amanti della montagna e dell’ambiente. «Questi luoghi furono toccati da San Francesco durante le predicazioni del 1215 -continua Serafini- Venarotta fu certamente uno dei punti toccati, ma in generale sono tutte le Marche ad essere stata la terra dove più si è diffuso il verbo del Santo e dove questa presenza si tocca con mano ovunque, tra chiese, monasteri ed eremi».
Inutile dilungarsi troppo sulle caratteristiche di quella che è un’esperienza che può essere vissuta appieno solo munendosi di scarpe adatte e buona volontà. «Ecco perché il Festival dell’Appennino ha dato appuntamento qui per il 31 marzo -precisa Lanciotti-. La camminata inaugurale vedrà tappe a Poggio Canoso intorno all’ora di pranzo e l’arrivo a Montedinove per le 17,30, quando ad attendere la carovana ci sarà la band dei Mistrafunky e la merenda a base di mela rosa. Dopo la visita al santuario di San Tommaso sarà una navetta a ricondurre i partecipanti a Venarotta». Per prenotare il pranzo al convento di Poggio Canoso occorre scrivere alla mail camminofrancescano@gmail.com.
Insomma, di carne al fuoco ce n’è, e pure tanta. Relativamente al Festival dell’Appennino, Lanciotti ha già anticipato che si aprirà il 2 giugno e conterà 11 date con chiusura tra settembre e ottobre. Sul Cammino Francescano Ascoli-Assisi, invece, è Antonini a chiudere. «Un percorso che può essere affrontato in completa autonomia partendo dal lavatoio di Porta Cappuccina, dove c’è lo starting point; da lì, seguendo tutte le indicazioni (sigla CFM), si può arrivare nella cittadina umbra attraversando due regioni e quattro province, quasi sempre su sentiero. L’edizione comunitaria di quest’anno si terrà dal 24 aprile al 1 maggio con partenza proprio da Assisi». L’edizione 2019 ha un valore aggiuntivo perché transiterà sui luoghi colpiti dal sisma. Dunque, i camminatori saranno ospitati nei container e nelle tende per conoscere dal vivo la ferita del cratere e sostenere le attività commerciali che ancora resistono.
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