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Quando il gioco è patologico
Nel Piceno spesi 150 milioni
Scatta il corso per gli esercenti

IN PROVINCIA DI ASCOLI si spende una media di 1.500 euro l'anno per videolottery e scommesse. I dati forniti dalla Cna, che dal 29 marzo insieme a Formart Marche organizza una serie di incontri formativi obbligatori per mettersi in regola
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Un volume totale di spesa pazzesco, sui 150 milioni di euro, ed una cifra pro capite che, in alcune zone del Piceno, sfiora i 1.500 euro. Sono i dati allarmanti relativi al gioco ed alla ludopatia nell’arco dell’anno 2018. Le ha rese note la Cna attingendo «da fonti nazionali accreditate» sulla base di un fenomeno purtroppo in crescita anche nella provincia di Ascoli.

«La Cna -spiega il direttore generale, Francesco Balloni– sta organizzando con Formart Marche una serie di corsi che la legge ha reso obbligatori per i gestori di locali pubblici dove sono posizionati apparecchi che determinano vincite in denaro. Come Cna non ci arroghiamo certo il ruolo di psicologi, tanto meno di pubblici ufficiali. Certo è che, a fronte di un fenomeno che sta assumendo picchi preoccupanti a livello sociale, l’impegno a formare gli operatori rientra pienamente nei nostri compiti di associazione. E su questo fronte ci impegniamo, a tutela degli utenti e degli stessi esercenti che, se non debitamente formati e informati, potrebbero più facilmente essere preda di situazioni di illegalità».
Il corso di terrà nella sede della Cna di San Benedetto del Tronto, in via Nazario Sauro, nelle seguenti date: 29 marzo (ore 9/13), 1 aprile (ore 9/13); 3 aprile (ore 9/13). La Cna, poi, informa che il corso è obbligatorio e l’obbligo è già scaduto per tutti gli esercenti lo scorso 3 marzo (info al 347.1783039).

Il direttore Cna Balloni

Nella provincia, sempre in base ai dati elaborati dalla Cna, ci sono circa 1.500 apparecchi che possono essere classificati in “videolottery” (presenti nelle sale gioco) e in “new slot” (presenti più genericamente nei locali pubblici, dai bar alle tabaccherie). Nel complesso, sempre a livello provinciale, gli esercizi abilitati a questo tipo di situazione sono più di 1.000 e i dipendenti impiegati sono quasi 2.000.
Sono soggetti all’obbligo formativo: esercenti e titolari, legali rappresentanti, preposti e il personale impiegato assunto a tempo indeterminato (compresi i coadiutori familiari). Qualora l’impresa sia a carattere stagionale ed utilizzi personale a tempo determinato, quest’ultimo è soggetto all’obbligo formativo. Non sono tenuti all’obbligo formativo gli esercenti/titolari/personale addetto dei locali nei quali si svolgono semplici partite di gioco di carte, biliardino, flipper eccetera, attività che non comportano vincite in denaro e non costituiscono un possibile pericolo di ludopatia per i soggetti che li praticano.
I destinatari dell’intervento dovranno frequentare un corso di 12 ore con frequenza obbligatoria al 100%, ed hanno l’obbligo di adempiere entro un anno dall’entrata in vigore della Legge, ovvero entro il 3 marzo 2018. I nuovi gestori, invece, dovranno assolvere al suddetto obbligo formativo entro 6 mesi dalla data di installazione delle apparecchiature da gioco. La formazione può essere attivata esclusivamente da enti accreditati dalla Regione Marche e previa autorizzazione da parte della stessa.


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