Massimo Silva, ex Ascoli ed ex Benevento, è alla guida dell’Isernia in D
di Bruno Ferretti
Ha allenato per una stagione e mezza il Benevento, dal 1996 al 1998 sfiorando la promozione in C1 il primo anno, e nella città sannita ha lasciato un bel ricordo. Ma pur essendo nato a Pinarolo Po, in Lombardia, Massimo Silva da tanti anni è ascolano a tutti gli effetti. Quando arrivò, poco più che ventenne, contribuì alla prima storica conquista della Serie A e alla salvezza nella stagione successiva in massima serie. Mazzone lo utilizzava come terza punta in alternativa ai più esperti Campanini e Bertarelli. Silva, che in bianconero ha giocato due campionato di B (dal 1972 al 1974) e due di A (dal 1974 al 1976), ad Ascoli si è stabilito da allora e, pur girando l’ Italia calcistica, prima come giocatore e poi come allenatore, é sempre tornato nella città delle cento torri dove ha lasciato il segno anche come tecnico: due stagioni in B (promozione-ripescaggio) e in A in tandem con Marco Giampaolo dal 2004 al 2006, poi da solo nel 2011-2012 (una straordinaria salvezza in rimonta) e 2012-2013.
Silva versione centravanti dell’Ascoli
Il calcio è la vita di Massimo Silva, 67 anni, che allena l’Isernia nel girone F della serie D. «Mancano 6 giornate e stiamo lottando per la salvezza – dice – domenica abbiamo sciupato un’occasione perdendo 3-2 a Castelfidardo contro l’ ultima in classifica. Dovevamo partire per la trasferta il giorno prima per preparare meglio la partita, e invece abbiamo viaggiato in pullman per quattro ore la domenica mattina. La squadra era stanca, e abbiamo perso colpendo anche una traversa al 90°. Ora dobbiamo reagire».
«Ascoli-Benevento? Partita molto importante e delicata fra due squadre in cerca di riscatto. Vedo l’Ascoli favorito perché gioca in casa. Se riuscirà a portare dalla sua parte i tifosi partendo bene, avrà una spinta in più che può diventare decisiva. Vincere questa partita significherebbe superare psicologicamente il brutto 7-0 di Lecce e compiere un bel passo verso la salvezza. Ma non sarà facile perché anche il Benevento é animato da forti motivazioni dopo tre sconfitte consecutive – prosegue Silva – ma è una squadra che sta nei playoff e sarà un osso duro. A parte l’aspetto tecnico e agonistico, prevedo una partita giocata sui nervi».
Silva versione allenatore dei bianconeri
Rischia di più la panchina Vivarini o Bucchi? «Mi dispiace dirlo, ma rischiano entrambi perché arrivano a questa partita da risultati negativi e hanno entrambi necessità di riscatto. Il calcio è questo. Insomma, vietato sbagliare ancora perché potrebbe non esserci più tempo per rimediare».
Silva con il Benevento nel campionato 1996-1997 in C2 arrivò a disputare la finale playoff perdendo con la Turrris sul neutro di Avellino. Domenica Massimo è atteso da una partita chiave per la salvezza contro il Giulianova in casa. E solo a quella dovrà pensare. Ma alla fine, siamo certi, chiederà subito come é andata al “Del Duca”. Perché al cuore non si comanda.
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