di Gabriele Censi
Buona notizia per la sanità marchigiana, la Regione recepirà oggi il nuovo piano nazionale liste d’attesa che introduce il bonus malus, lo ha annunciato il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, spiegando che entro due mesi il nuovo sistema sarà operativo. Si tratta dei tempi massimi che il servizio sanitario dovrà garantire per le prestazioni ambulatoriali. Qualora l’appuntamento non fosse disponibile entro i termini stabiliti dalla legge, l’utente potrà rivolgersi a un privato convenzionato pagando solo il ticket. Sono previste quattro classi di priorità per le prestazioni ambulatoriali (visite e analisi): “Urgente” entro 72 ore, “Breve” entro 10 giorni, “Differibile” entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per le analisi, “Programmata” entro 120 giorni.
«La settimana comincia con una buona notizia. – dice Ceriscioli – Oggi in giunta approviamo il cosiddetto bonus malus. Significa che tra circa due mesi sarà possibile per chi ha prenotato una visita avere la prestazione prenotata sempre nei tempi dovuti. La breve, la differita o la programmata sarà garantita nel periodo previsto per legge perchè se il pubblico non sarà in grado, con il bonus sarà offerta dal privato convenzionato, il malus invece prevede che chi prenota e non utilizza il servizio lo paga ugualmente perchè toglie spazi a chi aveva diritto. Si responsabilizza ognuno di noi ed è un passo definitivo per corrispondere ad un bisogno primario dei marchigiani». Quindi se il sistema non garantisce la prestazione nei tempi stabiliti per legge, questa viene fatta a pagamento ma con la prestazione a spese del sistema e solo il ticket per l’utente. Il malus invece prevede che, se non si accede alla prestazione prenotata e non si disdice, questa resti a carico dell’utente che dovrà pagarla lo stesso.
Soddisfazione del Tribunale del malato che attende di sapere quali sono le strategie e i finanziamenti per l’attuazione del piano: «Il primo incontro del Comitato di partecipazione – dice la vicepresidente Zelinda Piccioni – tratterà questo tema e dovrà elaborare lo studio di fattibilità. Dopo le liste d’attesa altro tema urgente che affronteremo sarà il pronto soccorso e la centrale unica dell’emergenza».
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