di Adriano Cespi
La giornata delle scelte estreme quella di domani. Con l’unità del centrodestra sempre più con le ore contate, nonostante il candidato sindaco Marco Fioravanti, attraverso una nota inviata ai media, ostenti sicurezza nella tenuta della coalizione. Da una parte, infatti, ci sono i vertici regionali di Forza Italia che, facendo proprio il malumore di attivisti ed elettori, gridano tutto il loro scontento per la scelta romana di promuovere la candidatura di Fratelli d’Italia: “Ci saranno ripercussioni”, la dichiarazione rilasciata a caldo, subito dopo “l’incoronazione” di Fioravanti, dal commissario regionale Marcello Fiori e dal senatore Andrea Cangini.
Dall’altra i quadri marchigiani e nazionali della Lega che, forse colti a sorpresa per la dura reazione della base alla bocciatura del proprio candidato Andrea Antonini, sembrano spiazzati, disorientati, ed incerti sul cosa fare. Base ascolana, dunque, infuriata per il “regalo”, così viene percepito da molti, fatto dal tavolo nazionale al partito di Giorgia Meloni, leader che più degli altri ha imposto la scelta. Al punto che è quasi scattata una mobilitazione, principalmente in Forza Italia, per convincere la coalizione a rivedere la candidatura.
Un paio di giorni di attesa, poi, vista la mancanza di risposte da Roma, la volontà di giungere a decisioni estreme. A prese di posizione così forti da arrivare perfino all’assemblea nazionale del partito, dove Berlusconi ha chiamato a raccolta i suoi in vista del voto amministrativo ed europeo del 26 maggio.
FIORI ED ARRIGONI DOMANI AD ASCOLI
Cosa succederà allora domani? Secondo fonti autorevoli interne al centrodestra arriveranno ad Ascoli proprio i vertici regionali: Fiori per Forza Italia e Paolo Arrigoni per la Lega. Ognuno dei quali incontrerà quadri, attivisti, simpatizzanti, per rendersi conto della situazione. E se la Lega, pur mantenendo il proprio forte risentimento nei confronti della decisione ormai presa ed ufficializzata, dovrebbe alla fine, nell’ottica dell’unità della coalizione, garantire il proprio appoggio a Fioravanti; in casa Forza Italia la situazione sembrerebbe aver preso una piega ben diversa, da guerra aperta.
Secondo fonti ben informate, infatti, gli azzurri sarebbero ormai orientati ad andare da soli, a portare alla corsa per l’Arengo un proprio candidato sindaco. Chi? Quale nome? In pole position ci sarebbe Piero Celani, favorito su Giovanni Silvestri al quale, però, sempre secondo indiscrezioni, spetterebbe, in un’eventuale vittoria delle elezioni, un ruolo centrale nella futura Amministrazione comunale, oltre che una candidatura certa alle prossime elezioni regionali del 2020. Ancora poche ore, quindi, e poi l’elettorato di centrodestra saprà, dopo mesi di attese, polemiche e, ora, guerre aperte, quale strada prendere.
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