«La fabbrica di Arquata sta andando bene, non avevamo dubbi. Crescerà anche perchè c’è una qualità eccellente e le persone hanno voglia di lavorare. Sarebbe bello che tra un mese qualche altra azienda investa in questo territorio poichè c’è un senso di precarietà, soprattutto tra gli anziani, che solo l’arrivo delle fabbriche può far andare via». Lo ha detto Diego Della Valle a margine dell’assemblea degli azionisti del Gruppo Tod’s svoltasi questa mattina nel quartier generale di Casette d’Ete (Fermo) per l’approvazione del bilancio 2018. L’anno si è chiuso con un fatturato da 940 milioni di euro, con una lieve flessione, di poco sopra il 2%. Un utile d’esercizio da 68,7 milioni di euro, 35 milioni nella riserva straordinaria e 33 di dividendi tra gli azionisti (1 euro per ogni azione). Sono 39 i nuovi negozi aperti lo scorso anno, la gran parte nel continente asiatico, investimenti sempre più forti, con risposte soddisfacenti, nell’ecommerce. Presenti anche il fratello Andrea, l’amministratore delegato Umberto Macchi Di Cellere, il consiglio di presidenza e una nutrita delegazione di azionisti. Un’ora circa per completare le votazioni di rito ed approvare il bilancio dell’ultimo esercizio, oltre all’elezione del Collegio sindacale per il prossimo triennio. Un 2018 che porta avanti il percorso di cambiamento necessario ad adeguarsi ad un mercato in continua evoluzione.
PARLA DELLA VALLE – E’ al termine dell’assemblea che Diego Della Valle prende la parola per tracciare la rotta. «Viviamo una storia che cambia rapidamente, siamo alla fine del primo tempo di un film di cui tra un pò capiremo il finale. Il percorso è quello giusto, negli ultimi 12-24 mesi è cambiato il nostro mondo, i capisaldi delle strategie della moda e del lusso vanno rivisti in parte, ora che siamo entrati nella fase operativa di questo cambiamento, andiamo avanti con qualche sicurezza in più. La strada intrapresa ci fa sacrificare anche fatturati facilmente reperibili. Manteniamo saldo ciò che siamo, abbiamo una collocazione sul mercato forte e dei valori chiari. Oggi apriamo la comunicazione al mondo dei millennials, senza perdere clienti che da decenni certificano il successo dell’azienda. Manteniamo il nostro dna e ci rivolgiamo a clienti che non cambiano idea ogni 6 mesi».
Attrarre i giovani, quindi, ma senza cercare di inseguire le tendenze a tutti i costi. «Ci rivolgiamo alla parte più alta dei millennials – spiega l’imprenditore – Manteniamo forte la posizione sulla superqualità, con il brio, la curiosità e la creatività per attrarre anche un pubblico più giocane. Non ci interessa conquistare quei millennials che portano accelerazioni enormi, ma che in poco tempo vogliono cambiare giocattolo».
L’E-COMMERCE – Cambia il mercato, cambia il mondo della distribuzione e Della Valle esprime soddisfazione per i risultati del gruppo Tod’s nell’ecommerce. «Cresce a doppia cifra alta. I margini sono molto interessanti per via della leggerezza della struttura. Cerchiamo di raffinare il modo di comunicare a nuovi mercati come l’Asia. Europa ed America hanno un linguaggio, l’Asia un altro. Vanno raccontate le stesse cose ma in modo diverso, con strumenti più legati alla rete e meno alla pubblicità tradizionale e canali della riconoscibilità che passano attraverso ambassadors e testimonials».
Il cambiamento all’interno dell’azienda «era necessario. Potevamo forse accelerare un anno prima certe cose, ma comunque non abbiamo fatto male. A chi c’era prima va tutta la nostra riconoscenza, ma a un certo punto serviva cambiare, nè in meglio nè in peggio. Ora siamo anche più sereni, dopo averli conosciuti meglio, nel far guidare l’azienda ai nostri manager, tutti di alto livello. Persone che come noi guardano al medio-lungo periodo, che è il vero valore di un’azienda. Se qualche trimestre soffre non c’è problema, l’importante è consolidare ciò che siamo e ciò che vogliamo essere. La strada è giusta, senza affanni”. Soddisfatto, il patron di Tod’s, per la rete distributiva del gruppo, annuncia entro un mese un’apertura «in via Montenapoleone, dove cercheremo di capire come un negozio possa diventare macchina di comunicazione». Parla anche della collaborazione in partenza con l’estroso stilista Alber Elbaz: «Anche lui è curioso di sapere cosa faremo. I mercati mondiali metteranno molti gruppi in altalena, noi vogliamo crescere con un equilibrio solido, com’è stato in passato. Abbiamo un ecommerce strutturato per parlare a tutti i mercati del mondo. Le nostre aziende funzionano, abbiamo una qualità che tutti ci riconoscono, un’età media abbastanza giovane, siamo un’azienda dove la gente ha più voglia di venire a lavorare ed abbiamo un rapporto eccellente con le persone».
GLI UTILI – Come ormai tradizione da alcuni anni, una parte dell’utile verrà reinvestita in progetti solidali per il territorio. La quota quest’anno sarà di 464.000 euro. «Facciamo cose che sembrano ovvie, ma se non lo fa nessuno un piccolo merito ce lo dobbiamo riconoscere”. Alla fine, a margine, c’è spazio per una riflessione sulla situazione politica e la crisi imprenditoriale. «Quando non c’è lavoro la macchina non parte e il lavoro non arriva facilmente. Le aziende piccole sono fatte di famiglie che lavorano dalla mattina alla sera e non è loro il dovere di avere strategie a lungo periodo. Oggi il problema è come portare lavoro. Altro problema è il tempo, sono aziende che non hanno ossigeno infinito. Casa mia è qua, vedere paesi che si spengono così dà un dispiacere enorme. Dico sempre ai miei: cerchiamo di far lavorare più aziende possibili ed incentivarle a non mollare».
IL GOVERNO – Sul Governo, Della Valle sottolinea: «Non dimentichiamo che queste forze politiche sono state votate dagli italiani, diamogli modo di lavorare. Se posso dare un consiglio, a volte servirebbero dei curriculum un po’ più strutturati per chi occupa ruoli decisivi. e servirebbe guardare anche a come veniamo percepiti fuori dall’Italia. Serve una visione internazionale quando si dice qualcosa. Il mondo ci guarda, oggi abbiamo grandi investitori mondiali che pur essendo affezionati all’Italia ci guardano preoccupati. I guai non arrivano da ieri, ma vengono da lontano. Quello che oggi si è avverte di più è il senso di precarietà. Alleggeriamo il clima da campagna elettorale, diciamo anche cose che non fanno piacere, ma vere».
Un Della Valle in forma, quello apparso stamattina, che rimane saldo al timone dell’azienda. «Meglio non dire nulla o vengo frainteso. Sto benissimo dove sono. Se mi piacerebbe lavorare un giorno di meno a settimana? Sicuramente sì, in tempi non troppo lunghi lo potrò fare sicuramente. Ma da qui a mollare ne passa».
P.P.
Della Valle, promessa mantenuta Inaugurata la Tod’s di Arquata Foto e video
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