di Adriano Cespi
Non c’è pace nel centrodestra ascolano. Sempre più in subbuglio dopo la candidatura a sindaco dell’esponente di Fratelli d’Italia, Marco Fioravanti. La coalizione potrebbe perdere la sua componente moderata, Forza Italia, rischiando di proporsi alla città come uno schieramento di destra a forti tinte sovraniste (Fratelli d’Italia-Lega), nonostante la presenza di otto liste civiche (tra le quali, due riconducibili all’assessore al Personale, Giovanni Silvestri, in principio avrebbero dovuto essere quattro; una all’assessore allo Sport, Massimiliano Brugni, un’altra all’ex assessore Massimiliano Di Micco, ed una, addirittura, all’ex segretaria del Pd Monica Acciarri).
E così se il 7 aprile questa voce, come pubblicato da Cronache Picene, si stagliava sullo scenario politico ascolano come un’ipotesi clamorosa, giorno dopo giorno, ora dopo ora, questa indiscrezione starebbe assumendo i contorni della certezza. Eloquente, tra l’altro, la scelta, inaspettata e sorprendente, ufficializzata, ieri sera, durante l’inaugurazione della sede elettorale del candidato sindaco Fioravanti, del vice sindaco Donatella Ferretti e del capogruppo in Consiglio comunale, Alessandro Bono, di confluire nella lista “Scelta responsabile”, una civica creata ad hoc nelle ultime ore. Decisione sulla quale molti, soprattutto in ambito centrodestra, ci hanno intravisto l’anticipazione di quello che potrebbe accadere il 26 aprile alle ore 12.
E cioè che Forza Italia, la cui base sembra ormai essersi spostata in massa sul candidato del fronte civico e moderato, Piero Celani, impossibilitata a creare una lista forte ed autorevole ed a raccogliere centinaia di firme a supporto (ce ne vogliono almeno 230), rinunci a presentare la propria lista: in appena otto giorni, del resto, non è semplice per nessuno riuscire a candidare 32 aspiranti consiglieri ed a reperire 250 persone disposte ad apporre il proprio autografo su una lista di partito, soprattutto quando i simpatizzanti, gli iscritti, gli elettori di quello stesso partito si identificano nella politica di un altro candidato sindaco. Risultato? Il simbolo di Forza Italia verrebbe cancellato dallo schieramento a sostegno di Fioravanti. Ed il partito di Berlusconi escluso dalla competizione elettorale del 26 maggio per la guida del Comune.
Sono di questi giorni, peraltro, le prese di posizione del vice commissario regionale, Claudia Regoli, e del vice coordinatore nazionale giovani, Alessio Pagliacci, contro la candidatura dell’esponente di Fratelli d’Italia ed a favore di Celani. Mentre risuonano ancora forti gli echi delle dichiarazioni del commissario regionale, Marcello Fiori, e del senatore, Andrea Cangini, subito dopo l’ufficializzazione della candidatura Fioravanti: «Ci saranno ripercussioni» tuonarono a caldo.
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