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L’allarme di Romagni (Pd): «La nuova tribuna est
rischia di condizionare tutta la zona Carbon»

ASCOLI - Le proposte del docente universitario in lista con i dem a sostegno di Frenquellucci. «Per la riconversione è il caso di ripartire da una visione pubblica. Siamo la città della Quintana ma dove andiamo con le torri di cartapesta dello Squarcia?»
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Da sinistra Ludovico Romagni e Angelo Procacccini

«La nuova tribuna est rischia di condizionare tutto lo sviluppo dell’area Carbon. Potevamo pensare ad una riqualificazione complessiva dello stadio, ma dopo che sono stati spesi sei milioni di euro per un settore come sarà possibile? Per rifare tutto l’impianto serviranno 40 milioni di euro». E’ la considerazione del professore Ludovico Romagni della Scuola di Architettura che ha deciso di candidarsi nella lista del Pd. Romagni, parlando da candidato e non da docente, è tornato ad impegnarsi nella vita cittadina dopo “tre anni chiuso nella sua stanza dell’università”. E così nel corso di un affollato incontro alla libreria Rinascita, Romagni ha lanciato le sue proposte per la città. «Sulla Carbon -propone- penso che ci sia ora la possibilità di tornare ad una visione pubblica prevedendo, ad esempio, edilizia privata per finanziare la bonifica e le opere come le scuole. Era quello che di doveva fare sin dall’inizio a mio avviso». Romagni non disdegna qualche frecciata e tira fuori anche progetti innovativi come la funivia da viale De Gasperi a San Marco (4 piloni per una campata da 800 metri cadauno) o la riqualificazione in chiave moderna di spazi oggi abbandonati come il complesso di San Domenico sullo stampo di quanto fatto ad esempio per il castello di Rivoli. «L’unica cosa positiva del Prg -continua- era il parco fluviale che doveva prendere il via dal Forte Malatesta per poi collegarsi sotto al fiume Tronto. Si parla poi di città della Quintana, che è anche lo strumento di selezione della classe dirigente cittadina, ma poi ci sono le torri di cartapesta dello Squarcia. Oggi abbiamo poi luoghi inaccessibili come il nuovo auditorium alla Piazzarola». Ad introdurre Romagni ci ha pensato il segretario comunale del Pd, Angelo Procaccini. «Chi ama la nostra città? -dice Procaccini- Siamo in presenza di una città poco democratica e non vogliamo vivere alla giornata. Ringrazio Romagni che ha una visione e un sentimento ed ha deciso di mettersi in gioco». In conclusione anche gli interventi di Anna Casini e Pietro Frenquellucci. 

rp


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