Anche i dipendenti e i precari marchigiani di Anpal Servizi, la società che fa capo all’Agenzia nazionale per le politiche attive e che dovrà assumere i tremila navigator in vista del reddito di cittadinanza, hanno aderito alla giornata nazionale di sciopero che è culminata giovedì con un presidio e uno “speaker’s corner” sotto la sede centrale romana. Nella Capitale era presente anche una delegazione delle Marche. Altri lavoratori hanno invece raggiunto la sede territoriale di Pescara dove all’ingresso è stato esposto uno striscione per chiedere la stabilizzazione dei precari. Lo sciopero è stato indetto dal coordinamento nazionale dei precari e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. In sostanza si chiedono certezze sul futuro di tutta la comunità professionale a partire dagli oltre 650 precari, di cui una trentina marchigiani con i contratti in scadenza nel 2020. Inoltre i sindacati chiedono anche certezze sul futuro stesso dell’azienda che gioca un ruolo centrale nelle politiche attive del lavoro in tutta Italia.
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