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Giorgia Meloni (Fdi) di nuovo in città:
«Brindiamo alla vittoria di Fioravanti»

ASCOLI - La leader di Fratelli d’Italia in città per sostenere il suo candidato nel ballottaggio di domenica 9 giugno. Passeggiata in centro storico fra il giubilo dei simpatizzanti pronti a tutto per un selfie e gli sguardi attenti dei curiosi. Poche le dichiarazioni, se non l’ostentazione di un: «Vinceremo!».
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Giorgia Meloni dentro il Caffè Meletti

di Giorgio Tabani

«Basta polemiche, siamo qui per dare una svolta a questa città con Marco Fioravanti». Giorgia Meloni non si concede troppo i giornalisti nel suo secondo appuntamento in città dopo quello di circa due settimane fa. Stavolta la sua passeggiata nel centro di Ascoli vuole essere un semplice bagno di folla e un modo per far sentire la sua vicinanza al candidato sindaco Marco Fioravanti, in vista del ballottaggio di domenica.

Sotto il sole rovente di inizio giugno, alcune decine di persone attendono pazientemente per oltre un’ora il ritardo della leader di Fratelli d’Italia. La maggior parte sono supporter di Fioravanti, riconoscibili dalle magliette con gli slogan e i simboli della sua campagna. Decisamente pochi i giovani. In prima fila tutti i big della politica locale, oltre che gli esponenti di FdI: il portavoce regionale Carlo Ciccioli, il portavoce provinciale Luigi Capriotti, l’onorevole Francesco Acquaroli, il sindaco uscente Guido Castelli e il vicesindaco Donatella Ferretti.

Nei capannelli in attesa del suo arrivo, i simpatizzanti discutono ancora delle divisioni del centrodestra ascolano: «Se fossimo andati uniti, ora non staremmo nemmeno qui, ma avremmo una giunta già operativa pronta a far ripartire Ascoli!». Molti se la prendono direttamente con lo sfidante, Piero Celani: «Ma che cosa vuole ancora? Lasci spazio ai giovani, io l’ho pure votato in passato ma ora occorre rinnovamento e non un ritorno al passato!». Un’altra preoccupazione sentita da molti è quella relativa all’affluenza: «Le persone devono rendersi conto che qui si gioca una partita fondamentale per il nostro futuro, occorre vincere ma farlo anche con la più alta partecipazione popolare possibile».

Il breve percorso dalla Meloni dura oltre un’ora, interrotto com’è dalle continue richieste di selfie, ormai prassi ordinaria a cui si sottopongono tutti i politici più noti, Matteo Salvini in primis. La prima tappa della leader di Fratelli d’Italia è quella presso il Wine Bar Vincè Fa La Carità A Lu Dome, dove c’è un primo brindisi all’interno del locale. All’esterno l’attende l’incontro con un imprenditore delle zone terremotate che le offre dei prodotti in regalo, la Meloni ascolta paziente e ricorda le tante iniziative del suo partito a favore dei terremotati. Mentre percorre piazza Arringo, fra la curiosità dei passanti e qualche mugugno, la Meloni gusta un po’ di fritti offerti da Ariafritta, nonostante il nome rischioso per un politico. Breve sosta da Migliori per un picone, quindi un nuovo brindisi beneaugurante – con olive all’ascolana – di fronte alla sede del comitato elettorale in via Trieste, col traffico che viene bloccato per l’occasione. Tappa obbligata da Meletti per poi sostare con un fuoriprogramma al Caffè Lorenz dove viene diffuso – e cantato da tutti i presenti – l’Inno d’Italia. La passeggiata prosegue poi fino a via del Trivio per la conclusione.

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