di Franco De Marco
Buon lavoro sindaco Marco Fioravanti. Da ottimo running man ha corso molto, nei tempi regolamentari e in quelli supplementari, e alla fine è arrivato nettamente primo al traguardo battendo l’avversario Piero Celani. Anche se il numero dei votanti, pur in una situazione del tutto particolare, offre una legittimazione non totalmente piena. Per Ascoli è una svolta. Non c’è mai stato nella storia un sindaco così giovane. Vedremo le energie e le capacità che lei saprà mettere nel pilotare una città con il disperato bisogno di risollevarsi da una grave crisi economica, dal disastro del terremoto e da una identità provinciale appannata. Servono anche idee nuove.
La campagna elettorale è stata certamente molto dura, con la denuncia per aggressione da parte di un candidato consigliere, denunce per propalazione di notizie non vere, ferite nel centrodestra e nel centrosinistra, veleni, colpi bassi, cambi di maglietta, social al cianuro e via dicendo fino a poco prima della chiusura delle urne. A testimoniare il clima di tensione anche due episodi dei quali è rimasto vittima il nostro giornale on line che ha cercato sempre di raccontare con puntualità e correttezza tutte le fasi della campagna elettorale: una fake news divulgata nelle chat utilizzando nome, logo e caratteri di “Cronache Picene” e un attacco hacker che ha messo ko per alcune ore suo sistema. Per fortuna è finita.
Ora però c’è da costruire, signor sindaco Marco Fioravanti. Ci vogliono molti mattoni e molto cemento. Il primo banco di prova per lei sarà la nomina della nuova Giunta comunale. Ha promesso un mix di esperienza e di novità all’insegna della competenza. Proprio la competenza e l’autorevolezza è il fattore principale di cui la città ha drammatico bisogno. Ci vuole una “squadra” con “giocatori” giusti nel ruolo giusto. Non contentini o pesi morti magari solo per pagare qualche cambiale politica. Lasciamo oggi stare gli aspetti prettamente politici e le possibili ricadute di queste elezioni comunali sui prossimi appuntamenti elettorati a cominciare dalle regionali del 2020. Sul piano più prettamente programmatico e operativo c’è tanto ma tanto da fare. La sfida è ciclopica. Lei è giovane e alla prima esperienza amministrativa davvero importante dopo 5 anni di consigliere comunale e altri cinque anni di presidente del Consiglio. Ma forse proprio queste caratteristiche possono essere la sua forza. Tocca a lei, sindaco di tutti, dare la scossa. Tocca all’opposizione un comportamento leale pur nella diversità di ruolo e valutazioni.
Arengo e Ascoli Calcio: guarda che coincidenza. Gli elettori scelgono un sindaco giovane al debutto amministrativo. La società bianconera sceglie un allenatore pure giovane e all’esordio in serie B come Paolo Zanetti. Si aprono due nuovi cicli. E allora, ad entrambi, pozza i bbè. Meglio di prima.
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