di Andrea Pietrzela
Al via gli esami di maturità 2019. Quando questa mattina i maturandi si sono seduti sui banchi di scuola intorno alle ore 8,30, si sono trovati di fronte la prima prova da affrontare, quella scritta di italiano, nella strada verso il diploma. Gli studenti hanno potuto scegliere tra tre diverse tipologie di tema, ognuna delle quali proponeva diverse tracce e argomenti. Nella “Tipologia A” , relativa all’analisi del testo, – bistrattata da tutti gli intervistati – presenti “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti ed un brano di Leonardo Sciascia tratto dal romanzo “Il giorno della civetta”. Nella “Tipologia B” le “Istruzioni per l’uso del futuro” di Tommaso Montanari e “L’eredità del Novecento” di Corrado Stajano, accompagnate dalla traccia tecnico-scientifica “L’illusione della conoscenza” di Sloman e Fernbach, sulle quali produrre un testo di tipo argomentativo. Terza ed ultima la “Tipologia C”, una riflessione critica su un tema d’attualità: o sui valori dell’antimafia partendo da un testo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa o sul rapporto tra sport, storia e società ispirato da un articolo sul ciclista Gino Bartali. La consegna di ogni elaborato è avvenuta entro le sei ore successive all’apertura del plico.
SCIENTIFICO – «Mi aspettavo Ungaretti, ma non Sciascia» esordisce Tiziano Ceci, tra i primissimi maturandi a consegnare nel Liceo Scientifico “A. Orsini”. «Ma non fa differenza, non ero orientato sin dall’inizio sullo scegliere la tipologia A. In tanti, in generale, hanno puntato sul testo argomentativo o sull’argomenti di attualità. Personalmente ho scelto la C, Bartali e Dalla Chiesa erano entrambi argomenti su cui si può scrivere tanto». Gli fa eco l’amico Alessandro Dulcini: «Il testo argomentativo era sullo scoppio di una bomba atomica sul Pacifico, c’è stato un disastro perché non sono riusciti a controllarlo. Si doveva discutere sul fatto che la tecnologia non sempre si rivela una cosa positiva». Soddisfatto anche il terzo membro della comitiva, Riccardo Diotallevi: «Anche io ho scelto il tema d’attualità, la nuova tipologia, e penso sia andata bene: rispetto alle simulazioni, oggi il lavoro mi è sembrato più semplice». Ma il difficile è dietro l’angolo: «Il problema sarà domani: se torni, sarà tutta un’altra intervista…». Il riferimento è alla seconda temuta prova di matematica. Scherza anche Tiziano: «Domani non saremo i primi ad uscire, ma gli ultimi». E allora un grande in bocca al lupo a Tiziano, Alessandro, Riccardo e a tutti gli altri Davide liceali che affronteranno la Golia matematica.
INDUSTRIALI – All’Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” uno tra i primi a varcare la soglia d’uscita è Lorenzo Castelli: «Io ho scelto la seconda traccia della tipologia B, “L’illusione della conoscenza”. È andata bene, è stato uno scritto non troppo lungo sulla mia tesi, sugli argomenti a favore della tesi e confutazione dell’antitesi. Ungaretti non me l’aspettavo, pensavo più a Pascoli o D’Annunzio, ma la prima traccia non l’avrei comunque scelta. Avevo già le idee chiare. Domani c’è la prova di economia, ma a differenza della altre scuole da noi la seconda prova è divisa in due parti, quindi la finiremo venerdì». Poco più tardi lo raggiunge l’amico Federico Fiorentini, che alla fine ha optato per la medesima traccia: «Ci ho messo un po’ a scegliere, ma alla fine ho scelto le intenzioni scientifiche che possono prendere una brutta piega con l’errore dell’uomo. Nell’analisi del testo mi aspettavo uno tra Ungaretti, Pirandello o Pascoli, un papabile era anche Leopardi considerando i duecento anni che “L’infinito” compie proprio quest’anno. Alla fine ho scritto tre facciate, credo sia andato tutto bene». Sulla seconda prova: «Vado bene in economia, non ho paura». Che tutti, domani, possano avere il coraggio da leoni di Federico.
ARTISTICO – Anche sulle scalette del Liceo Artistico “O. Licini” si discute della traccia B2: «Sono tranquilla e soddisfatta – dice sorridendo Stefania Perla – io ho collegato il mio lavoro al tema dell’inquinamento dato che si parlava di innovazioni e di tutto ciò che possono causare, sia in positivo che in negativo. Le innovazioni tecnologiche sono un argomento abbastanza generale e ampio su cui poter scrivere. Invece Sciascia, ad esempio, era un salto nel vuoto, perché era alla fine del programma annuale ed arrivando un po’ lunghi con le tempistiche non siamo riusciti a studiarlo bene». Domani Stefania affronterà la prova di architettura: «Da noi la seconda prova dura tre giorni, finiremo lunedì. Siamo tranquilli perché le prove degli anni scorsi hanno richiesto più o meno la stessa tipologia di struttura». Seduto accanto a lei c’è il compagno Riccardo Crescenzi: «Gli autori dell’analisi del testo ce li aspettavamo, ma in generale tutte le tracce erano abbastanza abbordabili. Io ho scelto la traccia B1, che facendo l’artistico ho potuto collegarla bene anche con il tema dell’alternanza scuola-lavoro. Per quanto riguarda domani, invece, ci daranno un tema a prescindere dalla sezione e nell’arco dei tre giorni dovremo riuscire a produrre un tot numero di elaborati». Gli risponde direttamente Stefania: «La cosa complicata è che noi in genere un progetto lo facciamo in un mese, non in tre giorni». A metà strada tra verità e sarcasmo.
GEOMETRI E RAGIONERIA – Di fronte all’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Umberto I” incontro Elisa Ciarrocchi dal VC geo-tecnico: «Io ho scelto la C1 che trattava della mafia. Ho parlato di Falcone e di Borsellino, collegando alcuni autori tra cui D’Annunzio: sono soddisfatta». Alessandro Agostini, proveniente dal VA di amministrazione, finanza e marketing, ha scelto la stessa traccia: «Mi è piaciuto l’argomento della mafia, ci ho collegato il problema del brigantaggio, la questione meridionale e la marcia su Roma. Ho citato Borsellino, Falcone e Dalla Chiesa, che era anche su un’altra traccia. Ho chiuso parlando dell’omertà dei cittadini: è sempre importante denunciare». Anche Erika Cerini ha scelto l’attualità, ma al tema mafioso ha preferito quello della rilevanza sociale dello sport: «Ho parlato di sport e storia, citando l’importanza che ha avuto Nelson Mandela nell’introdurre il calcio in Sud Africa e nell’emancipazione del suo popolo. L’uomo nasce come cittadino del mondo, le frontiere vanno abbattute e lo sport può essere uno dei mezzi più efficaci per combattere il razzismo: per questo il cosmopolitismo è stato un punto cardine del mio lavoro. Ho collegato il tutto anche a temi d’attualità considerando che si sta cercando di capire come modificare il testosterone delle donne di colore per ottenere una maggiore prestazione sportiva, ma senza considerare il punto di vista etico». Anche qui Sciascia è rimasto fuori dal programma di quinto: «Sciascia non ce lo aspettavamo, eravamo più orientati verso Leopardi o Svevo, anche se la prima traccia non l’ha scelta praticamente nessuno». E anche per quest’anno, il toto-autori della prima prova di maturità è terminato.
GLI AUGURI DEL SINDACO – Sugli esami di maturità, i suoi primi esami dopo la fresca elezione, interviene anche il sindaco Marco Fioravanti. «In questi giorni circa 900 studenti ascolani sono alle prese con gli esami di maturità – le parole del primo cittadino – traguardo che segna la conclusione di un percorso di crescita culturale e morale dallo straordinario valore formativo. Ai nostri ragazzi, il presente e il futuro di Ascoli, va il mio personale e sentito in bocca al lupo, affinché possano fare tesoro degli insegnamenti e dei valori coltivati in questi anni di scuola. Date il massimo e vivete questo momento con serenità e fiducia, a prescindere dal risultato finale. Vi auguro che il domani vi riservi le soddisfazioni che meritate – conclude Fioravanti – con la consapevolezza che l’impegno e gli sforzi profusi per il rinnovamento e il rilancio della città, per il vostro bene e il vostro futuro, non saranno mai vani».
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