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Sisma e ricostruzione,
il Tar dà ragione all’Anci

MARCHE - Dichiarata nulla l'ordinanza del Commissario in tema di contributi pubblici. Il presidente Mangialardi: «Avremmo preferito che il Governo avesse accolto le nostre tesi guardando all’interesse dei territori e di coloro che li abitano»
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Il Tar del Lazio ha accolto ricorsi proposti da decine di Comuni, tutti interessati dagli eventi sismici che hanno colpito il territorio marchigiano da agosto 2016 a gennaio 2017, dichiarando nulla l’ordinanza del Commissario per la Ricostruzione in tema di contributi pubblici.

Macerie causate dal sisma

Pubblicato nel dicembre del 2o17, il provvedimento stabiliva che, in relazione agli interventi previsti ed ammessi a contributi pubblici, l’entità del contributo stesso fosse da considerarsi al netto dell’indennizzo assicurativo o di altri contributi pubblici percepiti per le stesse finalità.
«Questa decisione è molto importante e conferma la bontà delle ragioni su cui si basava il ricorso proposto dall’Anci e promosso da Anci Marche -spiega Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche-. L’indennizzo da corrispondere ai comuni secondo la nostra interpretazione doveva essere considerato al netto degli indennizzi assicurativi perché, diversamente, si sarebbe andati a penalizzare quei sindaci virtuosi che avevano stipulato polizze per tutelarsi in caso di eventi calamitosi come quelli che purtroppo hanno ferito oltre 130 comuni del centro Italia, per la gran parte marchigiani». «Avremmo preferito -conclude- che il Governo avesse accolto le nostre tesi senza dover ricorrere alla giustizia evitando quindi il ricorso ma, guardando all’interesse dei territori e di coloro che li abitano, oggi è comunque una giornata molto positiva».


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