di Franco De Marco
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti prende atto con rammarico dell’annuncio di Guido Castelli di lasciare Forza Italia. E ne fa motivo per sollecitare un cambio di rotta nel partito di Silvio Berlusconi. Cambio di rotta o nuovo soggetto politico? «Un altro amico che ci saluta. – afferma Toti – Dopo dieci anni di ottimo lavoro come sindaco di Ascoli, dopo aver portato in una città difficile per noi la nostra coalizione al 60% durante il suo governo, oggi anche Guido Castelli ha deciso di uscire da Forza Italia. Lo ha fatto, comprensibilmente, dopo aver fatto campagna elettorale per il candidato del centrodestra, che ha vinto, nonostante Forza Italia non abbia presentato la lista a suo sostegno. Lo ha fatto dopo che gli esponenti riconducibili al nostro movimento in Consiglio comunale ieri hanno preferito votare per il presidente dell’Assemblea proposto dal Pd, invece che per quello proposto dal centrodestra, per altro anch’egli uscito da Forza Italia».
«Ora, senza entrare nel merito della vicenda, – continua Toti da sempre molto vicino all’ex sindaco di Ascoli – dopo i precedenti addii del sindaco di Catania, del sindaco di Avola, di consiglieri regionali, di parlamentari, c’è ancora qualcuno che sostiene che non serva azzerare tutto al più presto? Che non serva andare a un confronto ovunque, città, regioni e Paese per far scegliere ai nostri sostenitori e militanti la linea politica e la classe dirigente? Non possiamo consentire che l’entropia, o peggio, l’egoismo di qualcuno, distruggano tutto. Bisogna muoversi in fretta, azzerare tutto e ripartire con coloro che saranno scelti dal popolo di centrodestra di ogni luogo».
Il presidente della Regione Liguria ha convocato una convention di forzisti vicini alla sua posizione, posizione fortemente critica nei confronti di Silvio Berlusconi e al gruppo dirigente, per sabato prossimo al Teatro Brancaccio di Roma. Molto probabilmente Guido Castelli attenderà l’esito di tale convention prima di individuare il suo nuovo percorso politico. Lo stesso Giovanni Toti pochi giorni fa era stato nominato da Silvio Berlusconi coordinatore nazionale unitamente a Mara Carfagna. Cosa accadrà dunque a Roma? Le ipotesi sono due: o il distacco totale della corrente Toti da Forza Italia con nascita di un nuovo soggetto vicino alla Lega o lancio di una mozione congressuale per dare la scalata alla stessa Forza Italia con nuova strategia politica. Situazione molto fluida.
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