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Mister Zanetti: «Darò la vita per l’Ascoli,
voglio una squadra duttile,
al Del Duca sarà dura per tutti»

SERIE B - L'allenatore è carico: «Non vedevo l'ora di cominciare. Cercherò di sfruttare al meglio le qualità di ogni calciatore. Il capitano? Dovrà avere la mia mentalità»
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di Bruno Ferretti

Aria di primo giorno di scuola questa mattina al raduno dell’Ascoli Calcio. I bianconeri sono arrivati alla “Corte del Sole” alla spicciolata. Ad attenderli il presidente Giuliano Tosti, l’allenatore Paolo Zanetti con i tre tecnici del suo staff, il dg Gianni Lovato, il ds Antonio Tesoro, la responsabile della comunicazione Valeria Lolli e alcuni collaboratori della società bianconera. Davanti all’hotel anche una piccola folla di giornalisti e fotografi, e alcuni tifosi. Fra i primi ad arrivare è stato il centravanti Ardemagni, abbronzatissimo, candidato a diventare capitano della squadra dopo la partenza di Padella. Poi Lanni, Cavion, Baldini, Carpani, Rosseti, il nuovo Petrucci e tutti gli altri compresi i giovani rientrati dai vari prestiti. Assente giustificato Beretta (impegni universitari). Il gruppo si completerà con l’arrivo di altri nuovi nei prossimi giorni a Cascia.

Particolarmente motivato é apparso mister Zanetti. Se riuscirà a trasmettere alla squadra anche solo la metà della sua voglia sarà una prima garanzia di successo. «Sono assai motivato. Contavo i giorni e non vedevo l’ora di cominciare. Come ho già detto, sono venuto ad Ascoli, anzi tornato, con grande entusiasmo – ha detto il tecnico veneto – il ritiro mi servirà anche per conoscere meglio i ragazzi banche sotto il profilo umano e caratteriale. Il modulo? Dipenderà dalle operazioni di mercato. Di sicuro giocheremo con una difesa a 4 e forse un centrocampo a 3. Poi, avendo un trequartista come Ninkovic, cercheremo di metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio. Potremmo giocare con il 4-3-1-2 ma anche con il 4-3-3 perché Ninkovic può fare anche l’attaccante esterno. Voglio duttilità tattica e una certa apertura mentale da parte dei giocatori, l’Ascoli non sarà una squadra fossilizzata su un solo modulo tattico, ma in grado di cambiare sistema di gioco. Con il direttore Tesoro abbiamo condiviso tutte le operazioni di mercato finora realizzate. Ha svolto fin qui un ottimo lavoro e lo ringrazio, fra noi c’è piena sintonia».

«Sono l’allenatore più giovane del campionato? Questo non mi spaventa -ha dichiarato Zanetti- Alleno da 5 anni (settore giovanile della Reggiana prima e due stagioni in Serie C con il SudTirol dopo) e ho già fatto un discreto rodaggio. Essere il tecnico più giovane sarà per me una motivazione in più per fare bene. Vogliamo costruire un gruppo compatto, una squadra unita: per ogni avversario giocare al Del Duca dovrà essere dura. Darò mezza vita per l’Ascoli, l’altra metà alla mia famiglia».

Infine la scelta del capitano. «Abbiamo due o tre ragazzi che hanno le caratteristiche giuste questa funzione. Vedremo. Prima di scegliere voglio parlare con tutti e approfondire la conoscenza. Il capitano deve rispecchiare le mie idee ed essere vicino alla mia mentalità». Presentati anche i tre dello staff tecnico che affiancheranno Zanetti: il vice allenatore Alberto Bertolini, il preparatore atletico Fabio Trentin e il preparatore dei portieri Massimo Marini.

LA FOTOGALLERY DI EDO


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