Una giornata spettacolare, tersa e limpida, dalle temperature gradevoli, ha fatto da cornice al concerto di Nek, che ha aperto a Poggio San Romualdo, in un’ampia spianata tra Fabriano, Apiro e Poggio San Vicino, la terza edizione di RisorgiMarche, che il cantante ha definito «un progetto speciale, che vuole regalare entusiasmo, emozione e senso di comunità a tutte le persone colpite dal terremoto. L’idea di questo festival è del mio amico Neri Marcorè e le location sono mozzafiato». Il prossimo appuntamento è per lunedì 15 luglio con il concerto a sorpresa a Dosso Vallonica, tra Gagliole e San Severino. Secondo alcune voci dovrebbero esibirsi “Le Vibrazioni”.
Non sono state deluse le attese delle diverse migliaia di fan, accorsi da varie zone delle Marche e da fuori, pur di non perdersi questo spettacolo, con il grande pianoro che offriva una vista spettacolare, con il panorama dei monti a fare da corona. Ad aprire il pomeriggio Neri Marcorè: «Noi vogliamo valorizzare luoghi come questo, che non conoscevo, far conoscere le aree interne delle Marche, colpite dal terremoto. Non abbiamo la controprova che la gente sarebbe venuta qua, la nostra non è la soluzione, ma una proposta per valorizzare questa terra». Ha aggiunto: «Noi apparteniamo alla società civile, non alla politica, seguiamo la bellezza. Ringrazio tutti voi che siete venuti sin qui e tutti coloro che hanno lavorato per tutti gli aspetti di RisorgiMarche. Oltre al programma di concerti già annunciato, ci sarà un calendario parallelo, di concerti più vicini ai borghi, più intimisti. La capienza sarà limitata, occorre prenotarsi. Il programma lo annunceremo in corso d’opera».
Poi la parola è passata alla musica, ai cavalli di battaglia di Nek, dalle canzoni bandiera come “Laura non c’è”, “Una regola c’è”, “Lascia che io sia”, “Ci sei tu”, “Io ricomincerei”, “Nella stanza 26”, al delicato duetto insieme ad un poetico Neri Marcorè, sulle note del brano con cui ha partecipato all’ultimo festival di Sanremo “Mi farò trovare pronto”, un inno all’amore. Tra un successo e l’altro Marcorè ha anche intonato alcune poesie del poeta maceratese Filippo Davoli, presente al concerto. Due ore di musica, emozioni e il senso di avventura che solamente la natura ed il sole d’estate sanno regalare, hanno concluso il primo dei concerti di RisorgiMarche.
(foto di Edoardo De Dominici)
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