di Andrea Ferretti
Se i cavalieri attireranno su di loro tutta l’attenzione degli oltre mille figuranti e del pubblico del Campo dei Giochi, i flash dei fotografi si sprecheranno per immortalare volti e costumi delle sei dame. Sono loro le protagoniste femminili della rievocazione, anche se da diversi anni non sono più le sole “prime donne”. Ci sono infatti anche le undici castellane (una per ogni Castello) e le cinque nobildonne (del Magnifico Messere e dei cinque Capitani di Quartuere) che sfilano nel Gruppo Comunale. Senza contare le varie figure femminili, a piedi e a cavallo, che rievocano guerriere e rappresentanti varie di nobili famiglie dell’epoca. Il rinvio di ventiquattr’ore non ha comunque modificato gli orari: raduno a Piazza Ventidio Basso (San Pietro Martire) alle ore 19, partenza alle 19,30, Giostra (più o meno) alle 21.
SEI DAME – Riposte la vettovaglie, spente luci e musica delle cene propiziatorie – iniziate venerdì sera con ritardo a causa dell’ennesima pioggia dispettosa – le sei dame sono pronte a calarsi nel ruolo che, almeno un tempo, era il più conteso della Quintana. Attese dai flash di macchine fotografiche e cellulari a Piazza Ventidio Basso, poi lungo il corteo e infine al Campo dei Giochi quando prenderanno posto nella loro tribunetta, sono pronte a sfilare (in rigoroso ordine alfabetico): Cristina Bernabei della Piazzarola, Lara Caponi di Porta Tufilla, Donatella Forlini di Sant’Emidio, Ilaria Izzo di Porta Maggiore, Simona Pieroni di Porta Romana e Claudia Rozzi di Porta Solestà. Ognuna di loro, quando legherà il fazzoletto alla lancia del proprio cavaliere, spera di essere poi la prima a uscire dal Campo dei Giochi al termine delle tre tornate che, al netto, hanno un durata totale di circa 16 minuti e mezzo.
DUE NOVITA’ – Al Campo dei Giochi, per snellire le procedure, dopo tre anni Magnifico Messere e Magistrature continueranno a sfilare in testa al corteo accomodandosi sulla tradizionale tribunetta peer ricevere (e ricambiare) il saluto di tutti i figuranti che sfileranno davanti a loro alla vecchia maniera. Dopo le grida del mossiere Pino Di Teodoro, al momento della sciamata in mezzo al campo rimarranno solo i musici del Gruppo Comunale e alcuni dei Sestieri che, insieme agli sbandieratori, subito dopo procederanno a una breve esibizione collettiva. Non ci sarà, almeno in questa edizione di luglio, l’uscita collettiva di tutti i tamburini. A proposito del “numero” degli sbandieratori, per il futuro è auspicabile che questo segmento quintanaro possa tornare a essere spettacolare come lo era nel vecchio millennio.
UNA CURIOSITA’ – Nel gruppo delle Magistrature sfila per la prima volta Monia Vallesi, fresco assessore agli eventi, quindi anche una sorta di supervisore della Quintana, che comunque resta un evento. Dopo aver sfilato per tanti anni come chiarina nel Gruppo Comunale, è rimasta fedele facendo un.. passo avanti e passando da casacca, calzamaglia e tromba alla lunga veste da notabile. Identica a quella indossata dal presidente del Consiglio comunale, Alessandro Bono, in passato tamburino del Sestiere di Porta Tufilla. Suonare alla Quintana porta bene. Basti pensare a Rachele Silvestri la quale, dopo essere stata per anni chiarina di Porta Solestà, è stata eletta alla Camera dei deputati. Lo scorso anno nel giorno nel giorno della Quintana era al suo posto: in corteo, s’intende.
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