Toccherà ad un perito scelto dal Tribunale (lo psichiatra Angelo Marco Barioglio) stabilire se il giovane, che nel gennaio scorso ferì gravemente la madre a coltellate all’interno della loro abitazione di San Benedetto, è in grado di partecipare in modo cosciente o meno ad un processo. Lo ha stabilito il gip Annalisa Giusti su richiesta degli avvocati difensori Umberto Gramenzi e Alessandro Mariani che hanno chiesto anche la concessione del rito abbreviato. Il ragazzo si trova al momento in una struttura specializzata del nord delle Marche. I difensori, inoltre, chiedono di sapere le condizioni del ragazzo siano cambiate o meno rispetto a quelle in cui era al momento dell’incidente probatorio e se si tratti di uno stato mentale reversibile o meno. La sera dell’8 gennaio la donna fu prima colpita alle spalle e poi all’addome con un coltello da cucina. L’affidamento della perizia è in programma il prossimo 13 settembre.
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