Era accusato di aver “dimenticato” una cospicua parte dei redditi da dichiarare al Fisco per una cifra pari a circa 157.000 euro. Un ammontare tale da far scattare il procedimento penale visto il superamento della “soglia” prevista dalla legge. E così un imprenditore ascolano era finito a processo di fronte a giudice Barbara Bondi Ciutti. Tuttavia, durante il dibattimento, l’imputato, difeso dal penalista ascolano Mauro Gionni, è riuscito a dimostrare che in realtà le tasse “dimenticate” erano inferiori a 50.000 euro e quindi sotto la soglia che fa scattare il processo. Allo scopo sono stati prodotti versamenti e detrazioni che hanno permesso di ricostruire tutta la vicenda. Inoltre la difesa ha sostenuto che il giudice penale può agire in modo difforme da quello tributario. Alla fine, nonostante la richiesta di una condanna ad un anno, l’uomo è stato assolto per i fatti relativi all’anno d’imposta 2015.
rp
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