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Simona Sciamanna,
uno degli otto navigator piceni:
«Un po’ di apprensione, 
ma l’entusiasmo è di più»

ASCOLI - I vincitori del bando hanno firmato i co.co.co che li vedrà impegnati dal 30 luglio prossimo al 30 aprile 2021, per un compenso lordo annuo di circa 30.000 euro. Affiancheranno i Centri per l’impiego nel delicato compito di trovare un’occupazione ai percettori del reddito di cittadinanza.  La 27enne: «Entrerò in punta di piedi, ma non vedo l’ora di imparare»
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di Maria Nerina Galiè

Un pizzico di apprensione è comprensibile. Ma l’entusiasmo è di più. Con questo spirito Simona Sciamanna, 27enne di Folignano, ha firmato il contratto che l’incoronerà ufficialmente navigator, la nuovissima figura professionale inserita nel decreto del reddito di cittadinanza il cui impiego è stato sancito dalla convenzione siglata la  scorsa settimana tra la Regione Marche e l’Anpal Servizi Spa (l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro).

Simona Sciamanna

Laureata alla Politecnica delle Marche in economia e commercio, specializzata in management pubblico e dei sistemi socio-sanitari dopo il biennio frequentato nella sede di San Benedetto, la Sciamanna è uno degli 8 “pionieri” del Piceno, vincitrice del bando che ha visto concorrere oltre 350 candidati, ridotti a 160 dopo una prima selezione. Otto, come detto, da ora fino alla firma (avvenuta) dei co.co.co che valgono circa 30.000 euro l’anno, 13 gli idonei. Il rapporto di lavoro con l’Anpal servizi inizierà il 30 luglio prossimo con un breve corso di formazione per concludersi il 30 aprile 2021.

Dopo ferragosto inizierà la fase operativa. Una professione che non ha precedenti  quella dei tutor, che affiancheranno i Centri per l’impiego con il compito di seguire i disoccupati (1.884 nella provincia di Ascoli) dalla presa in carico all’assunzione. Una sfida che Simona è pronta a raccogliere.

Quale sarà di preciso il compito che vi verrà affidato? «I dettagli li conosceremo durante il periodo di formazione. Il reddito di cittadinanza è una politica attiva e non un sussidio. Chi lo percepisce deve essere ricollocato. Al terzo rifiuto di assunzione è fuori. Noi dobbiamo fare da collegamento tra queste persone, il Centro per l’impiego e le aziende disposte ad assumerle, favorendo l’incontro di domanda e offerta sulla base delle competenze individuali e di altri aspetti che dovrò conoscere».

Da contratto, ciascun navigator dovrà seguire senza vincoli di orario almeno 150 percettori del reddito di cittadinanza e relazionarsi con altrettante aziende. «Sarà fondamentale il ruolo degli operatori del Centro per l’impiego, che spero ci accoglieranno di buon grado. Ecco. Che ciò non  avvenga è una delle mie paure. Perché siamo figure del tutto nuove e, almeno nel mio caso, prive di esperienza specifica. Però non vedo l’ora di  imparare e di sicuro entrerò in punta di piedi».

Come si prepara ad approcciare il delicato compito di trovare un’occupazione a cittadini che, in molti casi, potrebbero essere più grandi di lei? «Sono convinta che sarà una bella soddisfazione. Sono cittadini che hanno di certo ancora molto da offrire dal punto di vista professionale. E’ giusto che abbiano una seconda possibilità. Molti di loro sono stati esclusi dal mondo del lavoro per la chiusura delle aziende. Ci sono poi anche molti giovani, che non hanno ancora avuto la loro occasione». E’ preoccupata? «Si, ma non più del necessario. Prevale la voglia di fare».

 

 


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