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Parco dei Sibillini, un corso
per formare gli operatori sul
rapporto fra natura e benessere

MONTAGNA - Prima edizione del Corso di aggiornamento professionale per gli operatori dei Centri di educazione ambientale e le guide del Parco, realizzato dal Consorzio Universitario CURSA. Biodiversità ed ecosistemi sani sono strettamente connessi al nostro stato di salute e il nostro benessere viene accresciuto sensibilmente dalla frequentazione di spazi verdi e da attività outdoor
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«Sempre di più si vedono esempi di uso della natura e soprattutto delle foreste come strumento e luogo di guarigione» ricorda il direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Carlo Bifulco. L’occasione è la prima edizione del Corso di aggiornamento professionale per gli operatori dei Centri di educazione ambientale e le guide del Parco, realizzato dal Consorzio Universitario CURSA presso “La Casa delle Farfalle” a Cessapalombo (Macerata) e svoltosi nelle scorse settimane. Al centro il rapporto tra la natura e il benessere, in particolare dei bambini.

In particolare gli obiettivi principali dell’iniziativa sono stati la diffusione della strategia “NéB – Natura è Benessere” e del valore della biodiversità per la prevenzione sanitaria dei bambini e la costruzione di nuove energie per tutte le attività svolte dai Centri per le scuole del territorio umbro-marchigiano, penalizzate dagli effetti del sisma del 2016.

È ormai accertato da numerose ricerche scientifiche che biodiversità ed ecosistemi sani sono strettamente connessi al nostro stato di salute e che il benessere viene accresciuto sensibilmente dalla frequentazione non occasionale degli spazi verdi e da attività svolte outdoor. In Italia il Ministero della Salute ha promosso nel 2018 un progetto pilota, denominato “Ambiente, clima e promozione della salute dei bambini”, con la collaborazione del CURSA.

Il CURSA ha proposto e realizzato nel Parco dei Sibillini il primo specifico workshop dedicato a coloro i quali operano nel territorio – anche come educatori ambientali e animatori  culturali appartenenti a ong – sia per metterli a conoscenza del progetto pilota, sia per coinvolgerli nel suo sviluppo, sia per fornire loro spunti di ricerca e proporre metodi di nuove pratiche educative che, insieme alle conoscenze sulla Natura e sulla Biodiversità, possano avere impatti positivi sulla salute e sul benessere dei bambini.


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