Proseguono a ritmo serrato gli incontri della campagna di ascolto del gruppo “Marche e Salute” sulle necessità più urgenti del sistema sanitario regionale, rivolta in particolare agli addetti ai lavori e ai pazienti. Dopo la prima visita all’ospedale di Amandola, venerdì 26 luglio si sono tenuti altri due incontri negli ospedali di San Benedetto e Senigallia. Si sono resi disponibili a San Benedetto il direttore dell’Area Vasta 5 Cesare Milani, la direttrice sanitaria Diana Sansoni e il direttore amministrativo Massimo Esposito, mentre a Senigallia il direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Guidi, la direttrice del presidio di Fabriano, Jesi e Senigallia Stefania Mancinelli e Valeria Benigni direttrice medico ospedaliera dell’ospedale di Senigallia.
Presenti ai colloqui il Senatore Sergio Romagnoli (Gruppo Parlamentare Movimento 5 Stelle), i referenti di “Marche e Salute” Mauro Sclavi e Fernanda Marotti, il senatore Giorgio Fede (5 Stelle), Peppe Giorgini consigliere regionale del M5S, Stefania Martinangeli consigliera comunale di Senigallia (Gruppo M5S) e Catia Fronzi del Gruppo Marche e Salute. Durante la prossima settimana “Marche e Salute” visiterà anche gli ospedali di Fabriano, Macerata e infine Urbino per ascoltare i referenti di tutte le province. «Questi incontri con i direttori delle Aree Vaste sono quanto mai utili. La situazione sanitaria nelle Marche è molto difficile, con un generale depotenziamento delle strutture pubbliche in corso negli ultimi anni. I colloqui con i direttori ci consentono di focalizzare le criticità e studiare soluzioni concrete» commenta il senatore Sergio Romagnoli.
«Nonostante le rassicurazioni del direttore Guidi sulla volontà di stabilizzare il personale a tempo determinato, le nostre preoccupazioni permangono – interviene la consigliera comunale Martinangeli – per il taglio del personale deciso dalla Regione per il triennio 2018-2020 con riduzione della spesa di circa 7 milioni di euro, di cui quasi 4 milioni e mezzo sull’Area Vasta 2» “Marche e Salute” è una rete regionale di cittadini che attraverso la partecipazione desidera contribuire al miglioramento del servizio sanitario, impegnandosi per la difesa del sistema sanitario pubblico e la tutela dei diritti del malato.
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